Italia
Diventa operativa la rete di investitori informali denominata Digital BAN, costituita formalmente lo scorso gennaio grazie all’iniziativa di IBAN, l’Associazione Italiana degli Investitori Informali in capitale di rischio, e SIRMI, società di ricerche, consulenza e analisi di mercato, specializzata nel settore della digital technology.
Nel corso dell’evento di presentazione organizzato presso il Manfredo Camperio Club lo scorso 15 aprile, il Digital BAN, il board e la sua mission sono stati illustrati a un primo gruppo di business angel interessati a investire nell’economia digitale.
“Sono molto contento che il Digital BAN sia entrato nella fase operativa“, afferma Tomaso Marzotto Caotorta, segretario generale Iban. “Si tratta del secondo business angel network tematico nato in seno a Iban ed è focalizzato su un mercato assolutamente strategico e vincente, quello digitale, nel quale la conoscenza del settore stesso e preparazione specifica sono fondamentali. E’ per questo motivo che siamo felicissimi di aver trovato un partner come Sirmi in questa iniziativa, una società italiana che ha sviluppato altissime competenze nell’economia digitale, in termini di conoscenza del mercato, delle sue dinamiche, della competition, dei suoi modelli di go to market. E che in questi ultimi anni ha sviluppato anche notevoli capacità nella individuazione e valutazione delle potenzialità di business e di successo di un’impresa nascente“.
Il Digital BAN, sarà dunque coordinato da SIRMI, società già aderente a Iban e capitanata da Maurizio Cuzari, che fungerà da struttura operativa di supporto focalizzata in particolare alla individuazione e selezione di progetti imprenditoriali innovativi (anche attraverso accordi con incubatori, Università, imprese, parchi scientifici e tecnologici) che saranno poi veicolati all’interno del circuito degli angeli investitori accreditati al club.
“Sirmi ha aderito con entusiasmo a questa iniziativa – dichiara Maurizio Cuzari, presidente e amministratore delegato della società – e lo ha fatto nella convinzione precisa che il nostro Paese possa dare molto nell’economia digitale. Di conseguenza ci siamo dati l’obiettivo ambizioso di dimostrare che con un adeguato supporto si può creare un sistema Italia capace di produrre information technology. Questo sistema per noi ha soprattutto bisogno di fiducia, che si traduce operativamente in tre cose: volontà, competenze e finanziamenti“.
Il Digital BAN potrà contare sulle competenze fortissime in vari settori (commerciali, tecnologiche, finanziarie, di mercato) messe a disposizione da diversi professionisti che vanno a formare del board di consiglieri presieduto da Massimo Moggi, presidente e azionista di ICM SpA, Sys-Dat, Xech Srl.
“In Italia esiste una bassa attenzione da parte della comunità finanziaria al sostegno di nuove iniziative in tema di tecnologie digitali”, sottolinea Massimo Moggi. “Esiste quindi un significativo spazio di intervento per un sistema che permetta di generare sinergia fra imprenditori e investitori informali. Il Digital BAN avrà una missione di politica industriale, migliorando l’accesso al capitale di rischio, supportando l’implementazione di best practice, generando relazioni, aumentando le opportunità di riuscita delle nuove imprese. Sulla base della quantità e qualità dei progetti che hanno già cominciato ad arrivare a Sirmi negli ultimi mesi, credo che saremo in grado entro settembre 2008 di validare circa 150 prospetti“.
Una prima occasione pubblica di matching tra imprenditori portatori di progetti innovativi e Digital Business Angel, sarà costituita il prossimo 5 giugno dall’ Incontro Nazionale con le Terze Parti dell’ICT, nell’ambito di ICT Trade 2008, in programma a Ferrara dal 4 al 6 giugno 2008.