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Anche nella Regione Emilia Romagna la giustizia mette il turbo digitale. L’amministrazione della giustizia, infatti, a breve sarà più snella, trasparente, efficiente, rapida e, soprattutto, più vicina ai professionisti, in particolare gli avvocati, ma anche alle imprese ed ai cittadini, grazie ad un maggior ricorso all’ICT e ad una più sinergica integrazione tra sistemi pubblici centrali. Questi gli obiettivi del protocollo d’intesa che sancisce una più stretta collaborazione tra il Ministero della Giustizia, la Regione Emilia Romagna e il CNIPA, Centro Nazionale per l’Informatica nella PA, firmato oggi a Bologna rispettivamente dal sottosegretario sen. Alberto Maritati, dal presidente Vasco Errani e dal prof. Fabio Pistella, presidente del CNIPA, presente la sen. Beatrice Magnolfi, sottosegretario per l’Innovazione. Pistella ha tra l’altro sottolineato “il rilievo di questo protocollo tra lo Stato e una Regione dinamica come l’Emilia Romagna in settore delicato e strategico, in un Paese in cui per riscuotere un credito in via giudiziale servono in media 1.200 giorni“.
Per raggiungere questi scopi ci sarà un’integrazione tra infrastrutture tecnologiche già esistenti, come la rete telematica regionale “Lepida” e il Sistema Pubblico di Connettività-SPC, con analoghi standard di sicurezza anche in ordine all’identificazione e all’accesso per ottenere l’erogazione di servizi on-line a uffici giudiziari, enti pubblici, professioni, cittadini e imprese. Attraverso l’SPC, destinato ad essere la “rete federale“, l’infrastruttura telematica del Ministero della Giustizia si interconnetterà con quella dell’Emilia Romagna facendola così diventare la porta di accesso a molteplici servizi, alcuni già presenti localmente.
In sostanza, gli obiettivi qualificanti del protocollo sono: costituire un sistema regionale della giustizia che recuperi e incrementi le iniziative di collaborazione informatica sul territorio regionale, garantendo l’indispensabile continuità dei servizi presenti e la sostenibilità nel tempo dei servizi che saranno messi in campo; garantire un dispiegamento dei servizi per la giustizia in modo integrato e partecipato con le politiche regionali in temi di sicurezza e cultura della legalità; sviluppare servizi tesi ad innovare in maniera sostitutiva procedimenti amministrativi in una logica di semplificazione e riduzione del carico burocratico includendo in questo obiettivo il sistema degli enti locali; realizzare una maggiore efficienza e trasparenza dell’azione pubblica, secondo una logica di qualità del servizio offerto a cittadini e imprese, anche con la sperimentazione di nuovi modelli organizzativi del lavoro finalizzati al supporto dell’attività giurisdizionale per una sua maggiore efficacia e più celere tempistica (il cosiddetto “ufficio per il processo“); fare dell’innovazione degli Uffici Giudiziari un motore di sviluppo di nuove relazioni con gli altri soggetti pubblici presenti sul territorio; avviare forme di collaborazione permanenti utili alla condivisione di infrastrutture e servizi nell’ambito del Piano regionale di sviluppo telematico 2007/2009 e successive integrazioni.