Ubisoft ha pubblicato il resoconto di metà anno relativo alle proprie finanze, che evidenzia buoni risultati di vendita ma costi che penalizzano il bilancio.
Le vendite hanno visto un incremento del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, portando all’azienda un fatturato di 293 milioni di euro, con 8 milioni di ricavi aggiuntivi. Il secondo trimestre ha visto incrementi ancora più sostanziali, passando dai 148 milioni dell’anno scorso ai 217 milioni di quello corrente. Le aspettative di Ubisoft erano ferme ai 200 milioni.
Gli incrementi sarebbero facilmente imputabili alle vendite di titoli meno recenti come Assassin’s Creed 3 e Far Cry 3 nelle loro versioni digitali, per un guadagno combinato di 71 milioni di euro.
Tuttavia, il reparto ricerca e sviluppo dell’azienda ha consumato più risorse del previsto, finendo col bruciare 42 milioni di euro in più dell’anno passato.
Yves Guillemot, presidente di Ubisoft, è però ottimista riguardo alla situazione per via dell’imminente avvio della next-gen. “PS4 e Xbox One verranno rilasciate a breve”, dice Guillemot, “e significheranno un nuovo impulso per l’industria”.
“I giochi open world stanno diventando sempre più popolari fra i giocatori”, continua, “e queste esperienze saliranno ad un livello successivo, con l’arrivo della prossima generazione di console”.
“Continuiamo a fare passi avanti nell’implementazione della nostra strategia, concentrando le nostre risorse nella pubblicazione regolare dei nostri franchise open world, investendo nella nostra competenza in ambito digitale e accrescendo la nostra popolarità tramite serie televisive e film”.