#IoT.week è lo Speciale Key4biz dedicato all’Internet of Things, in cinque puntate con interviste, case history, approfondimenti, dati, analisi e opinioni di esperti.
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IoT
Il nostro ambiente circostante è sempre più popolato da sensori. Osservando più approfonditamente il territorio ci rendiamo conto facilmente che sono dappertutto: dai negozi all’interno delle abitazioni. Tanto che c’è chi ipotizza che presto prenderanno il posto dei segnali stradali.
E c’è da crederci, anche perché le compagnie automobilistiche hanno ormai scelto di installare questo tipo di tecnologia sui diversi modelli che vedremo sul mercato.
Ad attendere l’affermazione e la diffusione di servizi e app ‘del futuro’ ci sono le persone. Quelle stesse persone, calate con estrema naturalezza nel mondo digitale, alle prese tutti i giorni con smartphone e tablet che potremmo considerare il sensore per eccellenza.
E c’è di più. Adesso i sensori stanno diventando addirittura ‘indossabili’ grazie ad alcuni gadget, come occhiali e braccialetti, che incarnano perfettamente la metafora dell’estensione del proprio io e del proprio corpo.
Due le considerazioni su cui soffermarsi. La prima, di carattere generale, è che sembra evidente il trend di evoluzione dell’internet delle cose. La seconda è che il satellite costituisce l’alleato ideale per rendere ‘democratico’ questo percorso. Infatti è il solo strumento capace di fornire connettività ubiquitaria: una condizione necessaria per alimentare esperienze di questo tipo attraverso hot spot WiFi che consentono il funzionamento dei network di sensori in qualsiasi contesto geografico. Nel paese si parla di connessioni a 50 Megabit, ed è un raggio di luce meraviglioso. Tuttavia, non bisogna dimenticare che c’è ancora più di qualche pezzo d’Italia in penombra se non completamente al buio. Ci permettiamo di ricordarlo in ogni sede alle istituzioni locali e centrali sottolineando di volta in volta che la posta in palio è il futuro di numerosi cittadini e numerose imprese. Detto diversamente e più concretamente: risparmio e miglioramento della qualità della vita sono obiettivi perseguibili anche attraverso una serie di sensori disseminati su una superficie e collegati ad una rete satellitare.
Siamo nel campo della domotica e soprattutto del telecontrollo un tipico servizio in impianti che producono energie rinnovabili dove Eutelsat opera da sempre al fianco di alcuni partner specializzati nell’integrazione di sistemi. In pratica un’architettura che permette all’utente di controllare in tempo reale cosa succede nel proprio sito, collocato magari in alta montagna, stando comodamente davanti al proprio pc. Una soluzione che consente di ottimizzare le risorse migliorando l’efficienza produttiva con notevoli benefici a livello dei bilanci.