Internet of things, la sicurezza dei dati vale 50 miliardi di dollari

di Flavio Fabbri |

Nel 2020 il mercato della sicurezza dei dati varrà non meno di 50 miliardi di dollari: ‘La protezione delle informazioni che vengono scambiate tra macchine e utenti è centrale per un sano e rapido sviluppo delle tecnologie e dei servizi IoT’.

IoT


Internet of Things

Nei prossimi anni il numero degli oggetti tra loro connessi crescerà in maniera esponenziale, arrivando per il 2020 a 30 miliardi, secondo Gartner. In tale nuovo ecosistema dell’internet delle cose (IoT) la sicurezza giocherà un ruolo chiave per lo sviluppo delle tecnologie e dei servizi per imprese e cittadini.

 

Secondo uno studio di ForgeRock, azienda che si occupa di servizi per l’Identity Relationship Management (IRM), il mercato dei servizi di sicurezza per apparecchi, reti, contenuti, applicazioni e gli stessi dati sensibili riferiti anche alle persone, varrà nel 2020 non meno di 50 miliardi di dollari.

 

Mike Ellis, CEO di ForgeRock, ha spiegato che “la protezione dei dati che vengono scambiati tra macchine e tra gli utenti e le stesse è centrale per un sano e rapido sviluppo delle tecnologie e dei servizi IoT“.

 

Le piattaforme IRM consentiranno inoltre un processo di integrazione più veloce e sicuro anche con le reti cloud e mobile, proteggendo identità e gestendo gli accessi a reti e dati su un modello di connessione multicanale.

 

La diffusione di soluzioni IoT sarà sempre più legata al potenziamento delle soluzioni di sicurezza e difesa, concepite via via in maniera più sensibili e innovativa. L’Internet of things riguarderà, infatti, non solo la connessione/interconnessione tra macchine (pc, smartphone, elettrodomestici, sistemi smart home) e tra queste e l’uomo, ma anche il nuovo settore delle wearable technologies.

 

In futuro indosseremo tessuti connessi ai nostri smartphone e in reti domestiche che ci comunicheranno un flusso di dati costante sul nostro corpo, sul rapporto tra questo e l’ambiente domestico/esterno. C’è quindi da gestire il lato data security e quello di certificazione delle identità, sia umane, sia dei dispositivi (con relative applicazioni).

 

È di un mese fa la notizia ufficiale del primo attacco hacker ad una rete di oggetti connessi. La californiana Proofpoint ha dichiarato che potrebbe trattarsi del primo caso al mondo di cyberattacco ad un’interne delle cose domestica negli Stati Uniti.

 

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