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Videogiochi, Studio conferma: ‘Migliorano l’attenzione visiva’


Anche se da tempo si pensava che gli FPS (first personal shooter, giochi con visuale in soggettiva) fossero in grado di migliorare la coordinazione tra occhio e mano, secondo Scientific American Mind gli effetti positivi sarebbero maggiormente strutturati.

Secondo il neuroscienziato Daphne Bavelier dell’Università di Rochester, “i videogiochi rimodulano la connettività tra differenti aree del cervello”, conferendo abilità utilizzabili anche al di fuori dell’esperienza di gioco.

In uno studio condotto nel 2006, nove “non-giocatori” hanno giocato un’ora al giorno a Medal of Honor: Allied Assault per 10 giorni, mentre altre otto persone hanno giocato con le stesse modalità a Tetris. Chi ha giocato allo sparatutto ha migliorato i propri punteggi in tre test di attenzione visiva, un’abilità cruciale per attività come la lettura o la guida.

Altri studi fatti nel 2011 dall’Università di Berkeley in California hanno rivelato un miglioramento in pazienti affetti da ambliopia dopo un periodo di 40 ore totali di gioco a Medal of Honor: Pacific Assault.

Scientific American Mind ha anche sottolineato alcuni studi che dimostrerebbero un aumento minimo e di breve durata dei livelli di aggressività dopo l’utilizo di giochi violenti. Secondo la rivista, i ricercatori stanno tentando di sviluppare giochi simili con effetti positivi sulle funzioni cerebrali senza potenziali effetti negativi.

Un estratto dell’articolo è disponibile presso il sito web dell’autrice, Lidia Denworth.

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