Il futuro sembra decisamente brillante per Gaikai e il suo creatore, Dave Perry.
Solo un mese fa la società è stata acquistata da Sony per 300 milioni di dollari, mentre venerdì scorso OnLive ha collassato, licenziando metà del proprio staff e vendendo a un nuovo investitore.
Sony, ovviamente crede molto nel potenziale di tale tecnologia, e non perde occasione per dirlo.
“Indubbiamente vediamo un grandissimo potenziale in ciò che il cloud gaming potrebbe portare nell’ecosistema PlayStation”, ha commentato Shuhei Yoshida, boss di Sony Worldwide Studios, durante la Gamescom.
“Ci sono più cosa da fare di quante siamo attualmente in grado di portare a termine. Per questo dobbiamo essere molto cauti. Quale sarà la cosa più importante da garantire? Quali saranno i contenuti? E quale sarà la combinazione di dispositivi su cui puntare?”.
“Quella del cloud gaming non è una tecnologia del futuro. Si tratta di qualcosa di attuale”, ha detto Yoshida. “Già adesso è in funzione. Il problema sta nel mettere insieme un’infrastruttura internet abbastanza robusta e veloce per un numero più vasto di persone. I limiti sono ancora nei requisiti necessari per essere in grado di giocare i giochi via internet”.
“I giochi”, ha continuato il boss Sony, “in futuro diventeranno qualcosa di simile a YouTube. Si tratta di un servizio incredibile. Si ha accesso istantaneo a un numero quasi infinito di contenuti. L’esperienza attuale richiede il download di gigabytes di dati, con attese di 20 minuti, 30 minuti o di un paio d’ore, con successiva installazione e con innumerevoli patch. Tutto questo, potenzialmente, può essere rimosso”.
“Naturalmente ci sono dei limiti”, ha ammesso Yoshida. “In termini di risposta, latenza e di banda richiesta. Ma sono eccitato dalla possibilità di lavorare con i migliori talenti dell’industria impegnati a cercare di risolvere i problemi legati al cloud gaming”.