Dopo un iniziale scetticismo, pare che gli analisti internazionali abbiano ritoccato le previsioni catastrofiste con cui avevano inizialmente accolto il Wii U, colpevole di essere troppo indietro rispetto alla concorrenza.
Per Ted Pollak di Jon Peddie Research, “la tecnologia cambia e sembra che Nintendo sia sempre indietro. Nintendo dice di concentrarsi sul gameplay, ma comunque“, guardando anche al passato e alla lenta affermazione dei televisori ad alta definizione, “ha una strategia tecnologica intelligente che gran parte delle persone non notano“.
Colin Sebastian di RW Baird crede che il successo del Wii U dipenda dal suo prezzo:
“Penso che $299 sarebbe un buon prezzo per il lancio di una nuova console. Ci sono molti fan Nintendo che compreranno la piattaforma, e quindi le vendite saranno presumibilmente buone almeno per i primi mesi“.
Al contrario di quanto ci si potesse aspettare, Michael Pachter di Wedbush Securities è parso piuttosto ottimista:
“Penso che avere lo stesso livello di potenza delle attuali console sia corretto, perché non ha alcun senso chiedere ai third party di fare qualcosa significativamente diverso per il Wii U piuttosto che per la 360 o la PS3. E anche il prezzo mi suona bene“. Ma “il Wii U avrà un appeal limitato, e i fanboy Sony e Microsoft aspetteranno upgrade dei loro sistemi preferiti“, nel caso i due platform holder dovessero annunciare nuove console.
Dello stesso parere, infine, Pietro Macchiarella di Park Associates:
“La nuova strategia di Nintendo, consistente nell’attirare un pubblico più ampio e i core gamer, sarà ancora più difficile. Con la probabile competizione di nuove Xbox e PlayStation per la fine del 2013/inizio 2014, sembra improbabile che gli hardcore passino al Wii U“.