Gabe Newell avvisa gli utenti di Steam: violato il nostro database

di a cura della Redazione di eurogamer.it |

A rischio i dati delle transazioni dal 2004 al 2008.

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Steam

Coloro che utilizzano il servizio Steam, ricorderanno che neppure il servizio di Valve era riuscito a sfuggire a delle intrusioni indesiderate da parte degli hacker.

 

Ebbene, coloro che hanno usato il servizio in queste ora, hanno visto apparire il seguente messaggio:

 

“Cari utenti Steam e forumisti Steam:


Stiamo continuando l’indagine relativa all’intrusione dell’anno scorso con l’aiuto di esperti esterni alla compagnia. Nella mia ultima lettera riguardante questo problema, ho spiegato il modo in cui gli intrusi erano riuciti ad entrare nella base di dati Steam. Tuttavia, non vi erano dati che facessero sospettare che gli intrusi avessero preso informazioni dalla base di dati. Per quanto riguarda questo aspetto, la situazione è uguale a prima.


Poco fa abbiamo appreso che è probabile che gli intrusi siano riusciti ad ottenere una copia del file di back up con le informazioni relative alle transazioni effettuate su Steam tra il 2004 e il 2008. Questo file di back up conteneva i nomi detli utenti, gli indirizzi email, gli indirizzi di fatturazione criptati e le informazioni criptate della carta di credito. Le password non erano incluse.


Non ci sono prove che facciano pensare che i numeri criptati delle carte di credito o gli indirizzi di fatturazione siano stati compromessi. Tuttavia, come ho detto a Novembre, sarebbe opportuno controllare tutti i movimenti delle vostre carte di credito ed esaminare gli estratti conto. Ovviamente, avere Steam Guard attivato sarebbe altrettanto una buona idea.


Stiamo ancora svolgendo delle indagini e lavorando in collaborazione con le autorità. Alcune leggi statali richiedono una notifica più formale dell’accaduto. Pertanto, alcuni di voi riceveranno tale notifica, ma per il momento, volevamo aggiornare tutti con l’informazione attuale.

Gabe”


Un messaggio tutt’altro che rassicurante, che getta ombre sulla sicurezza di una società già vittima anni fa di un’altra intrusione eclatante, che aveva visto il codice di Half-Life 2 essere portato via illegalmente direttamente dallo stesso computer di Gabe Newell.

 

Ma d’altronde, c’è qualcuno al giorno d’oggi che possa considerarsi davvero al sicuro?

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