Italia
Non solo videogiochi pirata, personal computer, masterizzatori a ciclo continuo, modchip e “R4”, ma addirittura accessori difettosi e console portatili contraffatte confezionate in imballaggi perfettamente riprodotte: questo il bottino di mesi di interventi finalizzati al contrasto della pirateria videoludica e della contraffazione effettuati dai finanzieri del comando provinciale di Milano presso singoli esercizi commerciali specializzati.
Il ciclo di controlli – denominato dalla Guardia di Finanza “Operazione Need for Play” – ha condotto al sequestro di merci per un valore complessivo stimato intorno ai 100.000 euro e ha portato alla luce due inattese scoperte. Oltre ai 25.000 videogiochi piratati, 3.500 tra modchip, personal computer, masterizzatori a ciclo continuo e altrettanti dispositivi “R4” sequestrati, i militari hanno rinvenuto sugli scaffali dei negozi sottoposti a perquisizione accessori (come joypad, memorie, etc.) contraffatti oppure che non avevano passato i quality check delle case madri in quanto difettosi o potenzialmente pericolosi, e console PSP e DS Lite fedelmente riprodotte e spacciate per originali. Una vera e propria truffa ai danni degli acquirenti meno scaltri, attratti dai prezzi vantaggiosi ma verosimili.
18 persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria e ora rischiano fino ad 11 anni di reclusione e 67.000 euro di multa per i reati di frode nell’esercizio del commercio, contraffazione, violazione del diritto d’autore e immissione sul mercato di prodotti privi della marchiatura CE.
Ha commentato Andrea Persegati, Presidente AESVI: “La nostra Associazione non può che esprimere la più profonda gratitudine per l’impegno e la professionalità che il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano ha profuso in questa importante attività di contrasto alla pirateria e contraffazione nel mercato dei videogiochi. La gravissima situazione emersa ci impone di continuare a tenere monitorato il territorio in modo costante e capillare e di intensificare la nostra collaborazione con le forze dell’ordine impegnate in prima linea nel contrasto al fenomeno”.