Italia
MOIGE, Movimento Italiano Genitori, e AESVI, Associazione Editori Software Videoludico Italiana, annunciano il lancio di una campagna di sensibilizzazione congiunta per favorire una scelta consapevole dei videogiochi da parte dei genitori e focalizzata sulle novità introdotte nel sistema di classificazione dei videogiochi PEGI, entrato in vigore lo scorso 1 settembre 2009 e attivo in 30 paesi europei tra cui anche l’Italia.
Dall’aprile del 2003, quando il PEGI è entrato in funzione, ad oggi sono stati immessi nel mercato europeo oltre 12.500 titoli di videogiochi. Di questi, più dell’80% può essere considerato adatto al divertimento dei più piccoli di casa avendo ricevuto una classificazione 3, 7 o 12. [1] Tuttavia, considerando che solo un genitore su tre dichiara di controllare la classificazione PEGI al momento dell’acquisto di un videogioco[2], si è reso necessario “responsabilizzare” i genitori da questo punto di vista e renderli così consapevoli di quanto sia importante accertarsi di scegliere un videogioco adeguato all’età dei propri figli, verificando sempre le indicazioni PEGI ed evitando così contenuti o immagini non adatti ai minori e con effetti potenzialmente dannosi.
Con lo scopo di fornire alle mamme e i papà, grazie alla conoscenza di poche semplici icone, la possibilità di destreggiarsi al meglio tra l’offerta di prodotti videoludici e le richieste dei propri figli, prende il via la campagna MOIGE-AESVI Acquistare un videogioco non è un gioco!. L’iniziativa si svolgerà nei mesi di dicembre 2009 e gennaio 2010 e raggiungerà 400 scuole elementari e medie su tutto il territorio italiano e le sedi dei coordinamenti locali del Moige con attività di promozione della versione 2.0 del sistema di classificazione PEGI attraverso la veicolazione di materiale informativo. Sarà supportata, inoltre, anche dalla creazione di una sezione permanente dedicata all’acquisto consapevole dei videogiochi sul sito del MOIGE, www.genitori.it.
La nuova versione del PEGI, che da oltre 6 anni classifica i videogiochi distribuiti in tutta Europa, utilizza tre colori diversi per indicare le fasce d’età nei simboli che i consumatori possono trovare su fronte e retro delle confezioni dei videogiochi ed introduce un testo esplicativo in calce ai classificatori di contenuto per renderne più semplice la lettura. Introduce, inoltre, un nuovo classificatore di contenuto che indica la possibilità di giocare online con altri utenti ed il simbolo “PEGI OK” che sarà presente sui siti di gioco on line che possono essere frequentati in tutta sicurezza dai bambini.
“L’importanza che siano date tutte le informazioni necessarie ai genitori in fase di acquisto del videogame è primaria.” – Afferma Maria Rita Munizzi, Presidente Nazionale del Moige e delegato in materia di media e videogame per l’EPA, European Parents Association – “Il videogioco può rappresentare un utile momento di svago e di divertimento, ma può anche essere pericoloso se inadatto all’età del piccolo utente. Da sempre abbiamo sostenuto la necessità di offrire informazioni il più chiare possibili ai genitori, e abbiamo così deciso di intraprendere questa nuova campagna: per diffondere al meglio la conoscenza di uno strumento come il Pegi 2.0, migliorato nelle sue caratteristiche e da conoscere nel momento dell’acquisto. Siamo consapevoli che questo è solo un primo passo ed auspichiamo che altre azioni importanti siano portate avanti, come la necessità di regolamentare in maniera concreta il rapporto tra videogiochi ed Internet e l’istituzione di una norma che obblighi gli esercenti al rispetto della classificazione vigente nel momento della vendita dei videogiochi ai minori.”
“L’industria videoludica ritiene che sia fondamentale lavorare in sinergia con tutti gli stakeholders interessati alla tutela dei minori nei nuovi media operando in un’ottica di responsabilità condivisa, così come auspicato dalle istituzioni europee” – Ha dichiarato Andrea Persegati, Presidente AESVI – “Da questo punto di vista siamo molto lieti di aver instaurato una collaborazione con il MOIGE, che rappresenta un punto di riferimento importante per i genitori nel nostro paese e può aiutarci in modo concreto ed efficace a informare e sensibilizzare le famiglie sul nuovo sistema di classificazione dei videogiochi in occasione del prossimo Natale”.