REPORT
Di IDATE
Pubblicato: luglio 2012
Prezzo: 3500,00
Cresce il panorama dei dati aperti o Open Data e negli ultimi anni sono aumentate le tipologie di dati liberamente accessibili, senza nessuna restrizione in termini di brevetti, copyright o altre forme di tutela legale.
Il nuovo Rapporto di IDATE, dedicato all'”Open Data” e alla sua catena del valore, mostra in che modo il web 2.0 ha permesso lo sviluppo dell’open innovation, anche attraverso i processi crescenti di sharing e collaborazione in rete.
Soprattutto la Pubblica Amministrazione sta utilizzando l’Open Data per diffondere tra i cittadini i servizi di eGovernment, in nome della trasparenza e della partecipazione diretta nei processi decisionali.
Lo studio presenta le principali iniziative di Open Data avviate nel settore pubblico e privato, focalizzandosi sulla presenza di aziende IT e Tlc, tra Europa e Stati Uniti, esaminando anche l’impatto regolatorio sul dato aperto e sul suo utilizzo (licenze Creative Commons, Public Domain Dedication, Free Software, Open Data Base License, Open License).
Gli attori dell’innovazione tecnologica, del web 2.0 (cloud computing) e dei nuovi servizi di telecomunicazione (fissa e mobile) sono sempre più impegnati in tale settore, costantemente alla ricerca di nuovi modelli di business applicati all’Open Data.
Proprio le grandi aziende di internet e le telcos, sicuramente giocheranno un ruolo chiave nel passaggio dai dati aperti al Big Data, ovvero nel flusso e nella gestione dell’enorme quantità di dati creati ogni minuto (2.5 quintilioni di bytes giornalieri) da miliardi di device accesi e connessi alla rete in modalità ‘always on’.