REPORT
Di Juniper Research
Pubblicato a Settembre 2007
Pagine 130
Copertura Mondo
Prezzo $ 2.980
I ricavi da contenuti e servizi mobili (compresa la pubblicità) diversi dalla messaggistica raggiungeranno nel 2012 i 188 mld di dollari. E’ quanto sostiene l’ultimo rapporto Juniper, che analizza le diverse categorie di player interessate ad accaparrarsi la fetta più consistente della torta.
Il focus principale per tutti i protagonisti della scena è quindi legato alla necessità di generare profitti da contenuti mobili diversi dai più tradizionali servizi di messaging, senza dover procedere ad investimenti proibitivi o troppo rischiosi.
I fattori chiave sono perciò i modelli di business e le più strategie da adottare per trarre i maggiori benefici da un mercato dalle potenzialità così elevate.
Lo studio delinea alcuni scenari sostenibili, evidenziando quali figure potrebbero detenere la leadership in termini di ricavi nel segmento ‘mobile content’, evidenziandone azioni strategiche e business models.
“Gli operatori mobili non hanno nulla da perdere a diversificare la propria offerta e ad adottare nuovi modelli di business più flessibili, che li rendano più idonei a trarre profitto da stategie retail”, sostiene Sue Uglow, autrice del rapporto.“La profittabilità diverrà nel tempo un indicatore di successo ben più significativo degli stessi ricavi”.
Nel primo scenario ipotizzabile, gli operatori di rete mobile (MNO) vedono il proprio ruolo ridotto a mero anello della value chain, con prospettive di ricavo globale non superiori ai 44,7 mld di dollari, per una quota di mercato del 24% rispetto ai content provider (118,7 mld, 63%) e a terze parti (24,5 mld e 13%). Se invece gli MNO continueranno a implementare modelli integrati verticalmente – come al momento sta avvenendo soprattutto nei mercati del Nord Est Asiatico – potranno ritagliarsi una fetta maggiore del business dei contenuti mobili: il 30%, pari a ricavi intorno ai 57 mld di dollari, ma sempre dietro ai content prodivers (67%, con 126,3 mld di dollari in ricavi). Alle terze parti andrebbero appena 4,5 mld di dollari.
Tuttavia, se invece lo scenario assumerà una configurazione più dinamica e flessibile, di tipo ‘application-centric‘, la quota di mercato degli operatori di rete mobile sarà invece del 31%, pari a circa 58 mld di dollari di ricavi, fondata essenzialmente su servizi B2B disponibili anche ad una vasta gamma di terze parti.