RFID in China

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From Human ID to Product ID

REPORT

Di In-Stat

Pubblicato a Marzo 2006

Copertura Mondo

Prezzo $ 2.995

La diffusione di soluzioni RFID in Cina sta assumendo sviluppi inaspettati, registrando una crescita senza precedenti: secondo In-Stat le tag intelligenti distribuite nel 2005 sono state oltre 100 milioni e, secondo le stime, nel 2009 raggiungeranno quota 2,9 milioni.

Il maggiore utilizzo della tecnologia Radio Frequency Identification è principalmente indirizzato verso soluzioni di identificazione ID umana. Una delle iniziative più significative in questa direzione, è stato il progetto di emissione di oltre 1,3 miliardi di carte d’identità con chip RFID integrati da parte del Ministero della Sicurezza Pubblica, programma già iniziato a partire dal 2004.

Secondo le stime In-Stat, tuttavia, già nel 2008 ci sarà il sorpasso fra le tipologie di applicazioni in uso, e le etichette intelligenti per l’identificazione dei prodotti locali supereranno quelle per il riconoscimento ID dei residenti in Cina, tanto da rendere l’industria del retail il più vasto mercato per tag RFID (circa un miliardo nel 2009). I settori logistica e supply chain saranno gli altri due più vasti bacini di consumo, con circa 400 milioni di tag entro i prossimi tre anni.

Le barriere ancora da abbattere per una piena adozione delle soluzioni RFID sono, al momento, i prezzi ancora relativamente troppo alti – dai 15 ai 200 dollari – e l’incompatibilità fra standard che rallenta l’emergere di una catena di distribuzione aperta e trasversale ai diversi settori industriali e alle diverse aree geografiche.

Attualmente, il governo cinese sta spingendo moltissimo sull’adozione delle tag intelligenti: non appena il calo dei prezzi consentirà la sostituzione dei codici a barre, l’intera industria del Paese si muoverà verso la medesima direzione.

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