REPORT
Di Frost & Sullivan
DataGiugno 2004
Area di coperturaMondo
Prezzo$ 4. 550
Basato su un esteso ed approfondito lavoro di analisi del mercato, nonché su sperimentazioni e valutazioni tecniche, frutto del lavoro di un team di esperti, lo studio Frost & Sullivan rientra nel programma di ricerca GPS (Growth Partnership Services). Obiettivo primario, offrire un supporto alle aziende nello sviluppo dei loro core business fornendo le giuste chiavi di lettura dell”attuale framework tecnologico ed economico dei diversi mercati, evidenziando criticità, rischi ed opportunità, ed avanzando guidelines e strategie operative.
Il rapporto oggi presentato analizza in particolare le tecnologie nel comparto wireless e ne mette in luce le applicazioni più promettenti, descrivendo i trend più significativi che influenzeranno il mercato. Lo studio analizza gli sviluppi più recenti e individua gli applicativi che presentano le maggiori potenzialità commerciali, esaminandone driver e fattori critici e identificando per ciascuno di essi i modelli di business più efficaci.
Le tecnologie prese in esame sono:
- Wireless 3G, la terza generazione dei tradizionali protocolli di trasmissione mobile evoluta in banda larga.
- Bluetooth, la tecnologia wireless per l”interconnessione di piccoli apparecchi (handset, PC, PDA, stampanti, ecc) entro i 2.4 GHz sviluppata da Ericsson, Intel, Nokia, Toshiba e IBM.
- WiMedia, che offre una piattaforma per le comunicazioni multimediali senza fili.
- ZigBee, la specifica che fornisce soluzioni di networking wireless, interoperabili, a basso costo, sicure e affidabili.
- Ultra Wideband (UWB), che trasmette e riceve ad altissima velocità (trilionesimi di secondo).
Da quanto emerge nel rapporto, a registrare un netto consolidamento sui mercati mondiali è attualmente lo standard WCDMA, la cui adozione massiccia giunge in risposta alla forte domanda di ampiezza di banda e capacità in termini di data storage da parte del mercato.
La tecnologia leader è oggi quella 3G, e in pratica tutti gli operatori mondiali stanno scegliendo il WCDMA poiché è costruito su standard aperti e possiede grosse potenzialità, in termini di multimedialità su ampia banda e di economie di scala. Usando un nuovo spettro con un carrier a 5 MHz, il WCDMA fornisce infatti una velocità di trasmissione dati 50 volte superiore al tradizionale GSM, da 384 Kbps fino a 2 Mbps.
Pertanto, per tutti gli operatori la transizione verso questo standard sembra ormai una questione di tempo. Una migrazione, questa, che avrà gradualmente effetto riutilizzando gli investimenti originariamente destinati al vecchio core network GSM e alle attuali infrastrutture 2G.
Su un altro versante, la Ultra wideband potrebbe essere, secondo gli analisti, la tecnologia capace di realizzare i sogni dell”utenza orientata al digitale: l”interconnessione domestica. La UWB promette quell”ampiezza di banda e quella qualità del servizio di cui molte compagnie di elettronica di consumo sono da tempo alla ricerca.
Un consorzio di imprese UWB, la Multi-Band Coalition, sta attualmente lavorando alla standardizzazione di una tecnologia Ultra Wideband per l”IEEE 802.15.3a. Tali sforzi dovrebbero tradursi in uno standard che potrebbe far impennare i volumi del mercato di dispositivi domestici, PC e periferiche abilitati alla UWB. Tale standard dovrebbe essere rilasciato nel primo trimestre del 2005 e i relativi dispositivi dovrebbero essere disponibili sul mercato già entro la stessa data.
Dal rapporto emergono anche alcune considerazioni di fondamentale importanza per le dinamiche di mercato attuali. Alla luce di quanto rilevato, infatti, il rapido sviluppo delle WLAN potrebbero incidere fortemente sullo sviluppo attuale del 3G.
Secondo lo studio, la rapida diffusione del Wi-Fi rallenterà, a breve termine, l”adozione delle tecnologie 3G, che risultano invece più costose, meno rapide e di non così immediata disponibilità. Le Wireless Local Area Network forniscono una velocità circa 20 volte superiore a quella che il 3G potrebbe potenzialmente offrire. Inoltre, esse presentano dei costi decisamente inferiori, dal momento che un normale hot spot per WLAN costa meno di 200 dollari mentre una base station per 3G ha un costo che si aggira fra i 500 mila e il milione di dollari.
Alla luce di tali considerazioni, sembra inevitabile supporre che una significativa porzione dei fondi d”investimento dei carrier wireless saranno destinati per lo sviluppo di apparecchiature WLAN.
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