Europa
Il prezzo dei set top box sarà essenziale per il successo della DTT in Ungheria. Le emittenti non sono economicamente forti e non hanno molte possibilità di sovvenzionare l’acquisto dei ricevitori. d’altro canto, il potere d’acquisto della popolazione non è tale da consentire dei prezzi in linea con gli standard europei.
l’Ungheria potrebbe comunque beneficiare dallo sviluppo degli altri Paesi occidentali: il processo in corso in Italia dovrebbe accelerare nel breve termine la fornitura di set top box meno cari sul mercato, mentre l’introduzione dei STB MHP in Germania e Svezia dovrebbe agevolare il passaggio ai decoder di seconda generazione nel medio termine.
La gestione dello spettro presenta dei problemi a causa di due ostacoli di natura nazionale: i Paesi vicini e i vincoli del Patto di Varsavia. Si potrebbe pensare che convenga investire sulle piattaforme satellitari e via cavo piuttosto che sul terrestre, visto i limiti che pone.
Il mercato pubblicitario è molto limitato a causa degli strascichi del periodo comunista. La scarsità delle risorse disponibili rallenta lo sviluppo dell’industria dei media, questo dato, inevitabilmente, ha delle ripercussioni sulla migrazione verso il digitale, a prescindere dalla piattaforma prescelta.
Le norme antitrust attuali possono ostacolare quel consolidamento del mercato che ha aperto la strada alla digitalizzazione delle reti via cavo in altri Paesi europei.
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Mercato e Operatori
Canali Free to Air
Nel 1997 l’emittente pubblica Magyar Televizio (MTV) ha liberato delle frequenze per consentire l’ingresso di una rete commerciale, spostando il suo secondo canale sul cavo e sul satellite. Operano, quindi, sul mercato ungherese il canale pubblico MTV1 e due canali commerciali TV2 e Hungarian RTL-Klub.
Le licenze per le trasmissioni analogiche terrestri sono state rilasciate nel 1997. Hanno una durata decennale al costo di 31 milioni di euro.
Satellite
Antenna Hungaria ha lanciato il suo primo bouquet digitale nel 1997 sul satellite AMOS. I programmi comprendevano 4 canali magiari trasmessi anche in formato analogico via cavo. Anche HBO trasmette in Ungheria.
Cavo
l’Ungheria è un paese altamente cablato, anche se l’infrastruttura è ancora prevalentemente analogica. Il Media Act del 1996 ha imposto il limite antitrust di un sesto del territorio a ogni operatore via cavo. La stessa legge impone la capacità interattiva degli operatori entro il 2002, ma non è chiaro se il dettame richieda l’aggiornamento al digitale o la banda larga.
Terrestre
Nel 1998 l’Ungheria ha formato una commissione DVB-T per esaminare i vantaggi e le condizioni per l’introduzione del DTT. Sono stati identificati problemi nella pianificazione delle frequenze, nella dimensione del mercato dei ricevitori e il loro costo e nel finanziamento dei costi della migrazione.
È stato deciso di creare 3 multiplex nazionali in MFN.
Quadro Normativo
Il Media Act del 1996 ha permesso lo sviluppo della concorrenza nel mercato televisivo e l’ingresso delle reti commerciali. Come conseguenza della suddetta legge, è stato istituito, nel luglio del 1997, il National radio and television commission (ORTT).
Il parlamento ungherese sta esaminando una bozza di legge sulle Comunicazioni che dovrebbe liberalizzare il mercato delle telecomunicazioni.
Politiche
Nel 1999, un progetto pilota di DVB-T è stato lanciato da Antenna Hungaria.
l’asta per l’assegnazione dei due multiplex è prevista nel 2002 con l’obiettivo di cominciare le trasmissioni entro il 2004. Il terzo mux deve attendere che siano liberate le frequenze attualmente usate dall’esercito.
La pressione sullo spettro è tale che verrà ridotto al minimo il periodo di simulcast.
Fonti
Documenti
DTG
http://www.dtg.org.uk/reference/dtt_world/dtt_hungary
ORTT
Antenna Hungaria
Communication Authority (Hírközlési Fõfelügyelet, HIF)
Normativa
Act No. 1 of 1996 on radio and television services (¿media act¿) (disponibile in inglese sul sito della ORTT)
Atto XL del 2001 sulle Comunicazioni
http://www.hif.hu/english/menu4/m4_8/eht-eng.pdf