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In Irlanda non esistono piani per lo spegnimento dell¿analogico, ma soltanto una strategia, limitatamente alla DTT, per incoraggiare il passaggio al digitale.

Il settore della tv via cavo &#232 consolidato. Due operatori, NTL e Chorus, hanno completato di aggiornare la loro rete e forniscono servizi in digitale. Sky &#232 praticamente l¿unico operatore su satellite; ha spento il segnale analogico nel settembre 2001.

La televisione digitale &#232 stata ritardata da una serie di fattori: l¿assenza di operatori satellitari nazionali che offrissero servizi in digitale, il ritardo politico e istituzionale nell¿emanare un quadro di norme di riferimento e la presenza di un operatore pubblico, RT&#201, in grado di influenzare fortemente lo sviluppo della DTT.

Inoltre, la dimensione del mercato irlandese – appena un milione di abitazioni – pone limiti agli investimenti. La digitalizzazione potrebbe essere difficile da sostenere se non si raggiunge una massa critica.

Le politiche governative sono motivate da ambizioni di egemonia culturale e di sovranit&#224 nazionale. Nel nome del controllo nazionale sui mezzi di comunicazione, il canale pubblico RT&#201 ha sostenuto il lancio della DTT per prevenire l¿ingresso di operatori stranieri in posizione dominante. Successivamente, per&#242, non &#232 riuscito a convincere il governo irlandese ad anticiparne l¿introduzione e ad aumentare il canone in maniera sufficiente a finanziare i canali tematici progettati.

Infine, l¿asta per le licenze della DTT &#232 stata lanciata soltanto nell¿agosto 2001, quando il mercato delle tlc era in piena crisi e le piattaforme DTT di altri paesi erano in difficolt&#224.

Con la digitalizzazione del cavo, la DTT rischia di perdere la sua finestra finanziaria e tecnologica. Potrebbe anche accadere che, entrando in ritardo, la DTT irlandese impari dagli errori altrui; a beneficiarne sarebbero soprattutto i consumatori.

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Mercato e operatori

Free to air

Con 1,2 milioni di abitazioni munite di televisore, l¿Irlanda ha un mercato relativamente ristretto. L¿emittente pubblica Radio Telef&#237s &#201ireann (RT&#201) gioca un ruolo importante: controlla 3 dei 4 canali analogici terrestri, stazioni radio e detiene la propriet&#224 e il controllo sulla rete di trasmissioni terrestri come pochi altri in Europa (la Rai ad esempio).

La prima rete commerciale, TV3, &#232 nata nel 1998; &#232 partecipata dal gruppo inglese Granata Media e dall¿americana CanWest.

Satellite

Sky Digital &#232 entrata con un certo ritardo in Irlanda. Soltanto dall¿estate 2000 i consumatori irlandesi hanno ottenuto delle condizioni commerciali simili a quelle inglesi.

Cavo

A causa della scarsa offerta nazionale compensata da quella della vicina Gran Bretagna, il cavo &#232 il vettore leader in Irlanda, con il 50 per cento di penetrazione.

Gli operatori principali sono NTL e Chorus Communications.

NTL prevede 370.000 abbonati e investimenti nella banda larga per 1 miliardo di euro entro la fine del 2002. Chorus connette attualmente 600.000 abitazioni e serve 260.000 abbonati.

Terrestre

Secondo i dati Astra, il 39 per cento delle case irlandesi ha accesso al terrestre.

RT&#201, come altri PSB europei, &#232 stato dall¿inizio un sostenitore della DTT, soprattutto in chiave di tutela degli interessi nazionali contro la colonizzazione mediatica e informativa – principalmente inglese e americana – che avverrebbe soprattutto tramite il satellite.

RT&#201 progetta la costituzione di una compagnia, la DIGICO, per il passaggio al digitale. Ad essa verrebbe passata la rete di trasmissione in cambio di una partecipazione del 40 per cento.

Alcuni operatori si oppongono al progetto, perch&#233 temono che possa falsare la competizione, poich&#233 RT&#201 avrebbe troppo potere di influenzare la piattaforma e le sue politiche.

RT&#201 sta pianificando il lancio di quattro nuovi canali digitali – all news, educational, per bambini e parlamentare – con un costo annuale di circa 50 milioni di euro.

Quadro normativo

L¿Office of the Director for Telecommunications Regulation (ODTR) ha la responsabilit&#224 sul settore delle telecomunicazioni, inclusa la gestione delle frequenze radio, la vigilanza e il monitoraggio sugli operatori.

Il Department of Public Enterprise &#232 responsabile della politica delle telecomunicazioni.

Il Programme Services Distribution Licence (“1999 cable licence”) ¿ rilasciate in base alla normativa Wireless Telegraphy (Programme Services Distribution) Regulations del 1999 ¿ autorizza la fornitura di servizi analogici e digitali via cavo. I licenziatari hanno obblighi di trasmissione e nei confronti dei consumatori.

Il pagamento per il rinnovo delle licenze &#232 calcolato sulla base del 3,5 per cento del fatturato.

L¿autorizzazione per la trasmissione dei servizi ¿ licenze e approvazione dei contenuti ¿ &#232 sotto la responsabilit&#224 dell¿Independent Radio and Television Commission (IRTC) per il settore privato e della RT&#201 Authority per il servizio pubblico.

La legge di riferimento per gli operatori privati &#232 il ¿Radio and Television Act¿ del 1998.

Il Department of Arts, Heritage, Gaeltacht and the Islands ha la responsabilit&#224 per la politica sull¿emittenza televisiva. La nuova legge di settore &#232 stata approvata nel marzo 2001; estende le funzioni dell¿IRTC – che diventer&#224 Broadcasting Commission of Ireland – al rilascio delle licenze per il digitale e ai contenuti della DTT. L¿ODTR vigila sulle piattaforme degli operatori e le infrastrutture.

Le frequenze sono disponibili gratuitamente per le emittenti una volta ottenuta la licenza.

Politiche

L¿introduzione della DTT viene presentata come un mezzo per incoraggiare la digitalizzazione delle case irlandesi. Secondo fonti del Governo, la politica per l¿introduzione della DTT deve assicurare la disponibilit&#224 dei servizi free to air, con la copertura universale della popolazione.

Nell¿agosto 2001, il Department of Arts, Heritage, Gaeltacht and the Islands ha annunciato che le licenze per la DTT saranno assegnate attraverso un ¿beauty contest¿ ibrido e un¿asta. Le licenze avranno una durata di 15 anni e un costo pari al 3,5 per cento del fatturato. Il punteggio si baser&#224 all¿80 per cento sull¿abilit&#224 nel promuovere la piattaforma e per il restante 20 per cento sull¿offerta finanziaria.

Le offerte saranno valutare da un team di consulenti indipendenti.

Il Broadcasting Act ha di fatto creato due entit&#224 separate: una societ&#224 emittente e una multiplex, entrambe private, orientate al profitto e selezionate attraverso un¿asta.

Alla RT&#201 verr&#224 assegnato un multiplex, mentre TV3 e TV4 ne divideranno un altro. Il 20 per cento della capacit&#224 potr&#224 essere usato per la trasmissione di dati.

Un¿asta separata dovr&#224 assegnare il network di trasmissione. RT&#201 ha un¿opzione per il 28 per cento della nuova compagnia.

La copertura dovr&#224 raggiungere il 99 per cento della popolazione entro 10 anni dall¿inizio delle trasmissioni. Obiettivi di copertura intermedi verranno fissati dall¿ODTR.

In risposta alle consultazioni sulla possibilit&#224 di rilasciare delle licenze per DTT su base regionale e locale e verificato l¿interesse degli operatori, l¿ODTR, nel dicembre 2001, ha annunciato l¿intenzione di pianificare un singolo multiplex nella banda UHF con una frequenza di 12 GHz, soltanto a condizione che non intralci il processo di avvio della DTT nazionale.

Fonti

Normativa

1999 Cable Licence schema

http://www.odtr.ie/docs/cable.doc

1988 Independent Radio and Television Act

http://www.irtc.ie/88Act.htm

Broadcasting Act 2001 (marzo 2001)

http://www.bci.ie/br_act2001.html

Radio and Television Act 1988


http://www.bci.ie/act88.html


Link

RTE

NTL

CHORUS

TV3

ODTR

GOVERNMENT OF IRELAND

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