SincretiKa

di di Massimo Canevacci |

Esplorazioni etnografiche sulle arti contemporanee

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SincretiKa

Bonanno editore

Pubblicato: 2014

Pagine: 240

ISBN: 97888969500982

Prezzo: 22,00

 

SincretiKa è il risultato di una ricerca empirica più che decennale tra Italia, Brasile e “resto-del-mondo” basata su una idea chiara: i processi globali e locali (glocal) di mutamento culturale stanno affermando il rapporto tra culture e soggetti diversi come una ricchezza potenziale del presente-futuro.

 

Anzichè chiusure nei rispettivi recinti identitari, oscillanti tra razzismo esplicito ed etnocentrismo praticato, il testo afferma prospettive in cui le differenze culturali si incrociano, mescolano, scambiano, confliggono fino a produrre nuove visioni teoriche e pratiche nel campo delle arti, intese in senso esteso.

 

SincretiKa è antropofagica: l’antropofagia non è un mangiare il corpo nemico, bensì un selezionare con attenzione e sagacia alcune parti “saporite” (concetti, immagini, canti, racconti ecc.) che arrivano da fuori per masticarle con gusto, inghiottirle e rielaborarle con sensibilità decentrate.

 

Attraverso narrazioni etnografiche basate su una metodologia vagante, SincretiKa va oltre le tradizionali (eurocentriche) teorie basate sulla dialettica. Presenta una costellazione di concetti che ruotano intorno a ubiquità, stupore, vago, polifonia, dialogica, eteronomia, dislocare, marronizzare, traslocare.

 

Svolge una critica radicale ai Mille Piani e al nomadismo di Deleuze e Guattari. Afferma il soggetto diasporico – multividuo – in quanto portatore di visioni e valori sincretici. Sperimenta l’immaginazione esatta oltre il dualismo. La parte centrale è un vagare su frammenti di film, musiche, pubblicità, stili, mode, graffiti, comunicazione digitale, designer, artisti, critici, romanzieri. La selezione focalizza sincretismi culturali nei più diversi contesti e generi.

 

In conclusione, sincretiKa afferma lo stupore dell’etnografia in quanto metodo che apre le identità corporali del soggetto all’incontro con l’altro: incontro che si desidera proprio in quanto non si conosce. SincretiKa – con il suo “K” luminoso – esprime il vagare dell’etnografo e il vago dell’arte.

 

Massimo Canevacci, è Professore di Antropologia Culturale e Arte e Culture Digitali presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Roma “La Sapienza”. Visiting Professor presso diverse università: University of Communication of Nanjing, China (CUCN), UFSC di Florianopolis e UERJ di Rio de Janeiro (Brasile). Attualmente è Visiting Professor nell’Istituto di Studi Avanzati dell’Universidade São Paulo (IEA-USP). Nel 1995 ha ricevuto l’ Ordem Nacional do Cruzeiro do Sul dal Presidente della Repubblica Federativa del Brasile.

 

Flavio Fabbri

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