BIBLIOTECH
Eleuthera Editore
Pubblicato: ottobre 2013
Pagine: 100
ISBN: 9788896904381
Prezzo: 10,00
“I biohacker sono tra noi. Questo studio appassionante mostra come una nuova generazione di scienziati stia scardinando la ricerca biologica con lo stesso approccio usato un tempo per hackerare i computer. Grazie al loro lavoro, la scienza potrebbe non essere mai più la stessa“, Fred Turner, Stanford University.
L’emergere di nuove forme di scienza aperta sta riconfigurando profondamente le relazioni tra ricerca, società e mercato. Le culture hacker sono infatti uscite dal mondo del software per contaminare altri saperi, in particolare le scienze della vita.
È così nata l’inedita figura del biohacker, capace di mettere in discussione la ricerca proprietaria perseguita da «Big Bio» e la sua politica dei brevetti.
Le modalità che caratterizzano questa trasformazione non sono però univoche, come mostrano i tre casi esemplari discussi nel libro: quello del biologo Craig Venter, quello della virologa Ilaria Capua e quello dell’artista-hacker Salvatore Iaconesi.
E se una tendenza sta evolvendo verso una forma definibile come biocapitalismo, l’altra si muove invece verso una scienza partecipativa basata sulla più ampia condivisione di informazione e conoscenza.
“Sì, sono un criminale. Il mio crimine è la curiosità. Il mio crimine è essere più intelligente di te, e non me lo perdonerai mai“.
The Hacker Manifesto
Alessandro Delfanti, insegna Sociologia dei nuovi media nell’Università di Milano ed è ricercatore presso la McGill University di Montreal.