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Apogeo Editore
Pubblicato: aprile 2013
Pagine: 240
ISBN: 9788850332144
Prezzo: 19,00
Tim Berners-Lee, l’inventore del World Wide Web, teorizzava nel 2001 la creazione di un “Web semantico“, definito come “una estensione del Web attuale in cui all’informazione è dato un ben determinato significato, facilitando la cooperazione tra i computer e le persone“. In altre parole, un Web in cui l’enfasi si sposta dai documenti – e dalla relativa interpretazione da parte degli umani – ai dati e al loro significato, in modo da consentirne l’interpretazione da parte degli elaboratori.
A più di dieci anni dalla sua concezione, il Semantic Web e le sue tecnologie sono diventate uno strumento essenziale per la gestione di sistemi informativi in cui la “conoscenza” gioca un ruolo dominante.
Da tempo i termini ontologia o Open Data non fanno più parte solo della letteratura specializzata, ma trovano uso in applicazioni che spaziano dalla medicina, all’industria manifatturiera, alla cosa pubblica. In alcuni casi, le tecnologie semantiche hanno fornito il substrato tecnologico e fatto da volano per lo sviluppo di iniziative che coinvolgono aspetti della nostra vita quotidiana.
E questo il caso, ad esempio, di Open Data. Quest’ultimo, nella sua accezione più completa, non è che un prodotto dell’uso delle tecnologie semantiche per la rappresentazione, condivisione e manipolazione di dati aperti. Sulla scia di quanto fatto dalle amministrazioni Obama, negli Stati Uniti, e Brown, nel Regno Unito, anche in Italia c’è infatti grande interesse intorno all’uso degli Open Data per favorire la cittadinanza attiva, la trasparenza nelle pubbliche amministrazioni o quello che viene semplicemente chiamato Open Government.
In questo libro, dopo aver ricostruito l’evoluzione delle tecnologie che progressivamente hanno cercato di “fornire significato al Web”, gli autori esaminano in dettaglio le singole parti costitutive del Web semantico: dai metodi per la rappresentazione dei dati alle ontologie, ai linguaggi di interrogazione, alle tecnologie per il ragionamento automatico.
L’esposizione è tecnicamente rigorosa ma accessibile; il testo infatti, oltre che ai professionisti in ambito informatico, si rivolge a tutti coloro che, nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni, vogliano avere un quadro d’insieme su questa tendenza emergente del Web.
(Dalla quarta di copertina)
Tommaso Di Noia, è ricercatore universitario presso il Politecnico di Bari, dove insegna Logica e intelligenza artificiale.
Roberto De Virgilio, è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Informatica e Automazione dell’Università Roma Tre, dove svolge attività di ricerca su tematiche di Semantic Web Data Management e attività di docenza nel corso di Algoritmi e strutture dati.
Eugenio Di Sciascio, è professore ordinario di Sistemi informativi e di Linguaggi e tecnologie Web presso il Politecnico di Bari.
Francesco M. Donini, è professore ordinario di Linguaggi e tecnologie Web e di Web e multimedialità presso l’Università della Tuscia-Viterbo.