BIBLIOTECH
Ponte alle Grazie Editore
Pubblicato: novembre 2012
Pagine: 272
ISBN: 8862206747
Prezzo: 13,50
“Sospettiamo tutti che il traffico di telefonate, mail, ecc., sia intercettato e controllato, ma non ci siamo ancora resi conto di quale rivoluzione si stia preparando con l’applicazione dei programmi di trattamento automatico della lingua ai social network: Facebook o Twitter producono ogni giorno milioni di dati che, opportunamente trattati, possono segnalare tempestivamente il montare di una protesta sociale, il gradimento di una moda, la formazione di una tendenza culturale, la curva dei consumi che si prospetta, i comportamenti di borsa dei piccoli risparmiatori ecc. Avete idea di quali conseguenze possa avere tutto questo?”
Dopo il grande successo di Come funzionano i servizi segreti, Aldo Giannuli torna a scrivere d’intelligence, affrontando uno degli aspetti meno conosciuti e più controversi dell’attività dei servizi: il modo in cui manipolano e utilizzano l’informazione. Se è convinzione diffusa che essi divulghino notizie solo parzialmente vere o del tutto false, tuttavia sono molto poco note le relazioni sistematiche fra servizi e media.
È all’indagine del loro rapporto che, procedendo ben oltre l’aneddotica, mira questo libro: quanto sono inquinate le notizie che leggiamo o ascoltiamo ogni giorno? Quali sono gli scopi, le tecniche, le tipologie d’intervento sul mondo dei media? In che modo, poi, i servizi utilizzano le cosiddette «fonti aperte» (media tradizionali, internet…) per ottenere a loro volta informazioni? Com’è possibile, per noi lettori comuni, usare gli stessi metodi per analizzare le notizie, smontando, confrontando, leggendo fra le righe articoli di giornale, notiziari televisivi, siti internet?
Un libro che fa luce su aspetti fondamentali e del tutto trascrurati della nostra vita associata, dotandoci al contempo di preziosi strumenti per «filtrare» le notizie inquinate.
(Dalla quarta di copertina)
Aldo Giannuli, è ricercatore di Storia contemporanea presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università statale di Milano. E’ stato consulente parlamentare nelle commissioni di inchiesta sulle stragi (dal 1994 al 2001) e sul caso Mitrokhin (dal 2003 al 2005). Fra il 1996 e il 2008, è stato consulente giudiziario in diversi processi, fra cui quelli per le stragi di piazza Fontana, via Fatebenefratelli, piazza della Loggia, e per i casi riguardanti Enrico Mattei, Fausto Tinelli e Iaio Iannucci, Mauro De Mauro e altri.