L’uomo che sapeva troppo

di di David Leavitt |

Alan Turing e l'invenzione del computer

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L’uomo che sapeva troppo

Codice Editore

Pubblicato: 2012

Pagine: 247

ISBN: 875780692

Prezzo: 19,00

 

Pensatore sregolato e rivoluzionario, matematico geniale in grado di violare durante la Seconda guerra mondiale il famigerato codice Enigma, utilizzato dalla Germania nazista; soprattutto profeta dell’intelligenza artificiale, da lui teorizzata già negli anni Trenta quando non era stato ancora creato il primo computer.

 

Ma anche uomo insicuro, solitario e tormentato, etichettato come soggetto pericoloso per la sicurezza dello Stato proprio a causa del suo contributo durante la guerra, poi arrestato e processato con l’accusa di aver commesso atti osceni con un altro uomo. Fino al tragico epilogo del suicidio, per alcuni avvenuto in circostanze misteriose e poco chiare, a soli 41 anni.

 

Difficile, insomma, non restare affascinati dalla figura di Alan Turing. Difficile, a maggior ragione, se a raccontarne la storia straordinaria è David Leavitt, indiscusso maestro della letteratura americana.

(Dalla quarta di copertina)

 

David Leavitt, è insegnante di letteratura inglese presso la University of Florida, ed è una prestigiosa firma del “New Yorker”, del “New York Times” e del “Washington Post”. In Italia sono stati pubblicati numerosi suoi libri di narrativa, tra cui ricordiamo Un luogo dove non sono mai stato (Mondadori, 1999) e Il corpo di Jonah Boyd (Mondadori, 2005).

 

Flavio Fabbri

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