Key4biz

Manuale dell’identità visiva per le organizzazioni non profit

BIBLIOTECH


Logo Fausto Lupetti Editore

Pubblicato: giugno 2012

Pagine: 220

ISBN: 88895962573

Prezzo: 18,00

 

Prefazione di

Edoardo Patriarca

 

Contributi di

Rossella de Rosa (Segretariato PCN-OCSE – Ministero dello Sviluppo Economico), Antonio Salerno (Servizio Marchi e Brevetti – CCIAA Roma), Giovanni Teti (già Dirigente UIBM – Min. Sviluppo Economico), Biagio Vanacore (Presidente TP), Francesca Zagni (Consulente Strategico Management e Fundraising – già Presidente ASSIF).

 

Patrocini: Assessorato alle Politiche Sociali e per la Famiglia e ai Rapp. Istituzionali della Provincia di Roma / Forum Nazionale del Terzo Settore / Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti – TP

 

Case history: Paolo Beni (Presidente nazionale ARCI), Gianfranco Cattai (Presidente Focsiv), Anna Maria Donnarumma (Rappresentante legale PRO.DO.C.S.), Maurizio Gubbiotti (Coord. della Segreteria Nazionale di Legambiente), Sofia Maroudia (Chief of Operations – ActionAid Italia), Alfonso Marzano (Ass.ne Fuori Scala), Andrea Olivero (Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore), Roberto Rossini (Resp. Funzione comunicazione, immagine ed editoria – Acli nazionali).

 

Al centro della pubblicazione c’è la “strana coppia” che va formandosi in questo inizio millennio: la comunicazione d’impresa e le organizzazioni non profit.

La prima parte, a cura di M. Binotto (Sapienza Università di Roma), affronta la questione da un punto di vista teorico, partendo dalla centralità dell’identità e della sua comunicazione per le organizzazioni contemporanee, mettendo a confronto la comunicazione d’impresa e quella non profit e mostrando l’originalità e la necessità dell’adozione degli strumenti d’identità visiva come fondamento per l’appartenenza e come “edificatore di capitale sociale”.

 

La seconda parte, curata da N. Santomartino (Studio Idea Comunicazione), costituisce una riflessione sul rapporto tra identità e immagine nella comunicazione d’impresa ed illustra il Progetto di Identità Visiva, un modello comunicativo creato appositamente per il variegato mondo del Terzo Settore.

 

Nel ribollente universo mediatico che ci circonda, ogni soggetto di comunicazione che non voglia finire nel “rumore di fondo” ha la necessità, in primo luogo, di farsi riconoscere, dunque di minimizzare la distanza tra come è (l’identità) e come appare (l’immagine).

Questo concetto ormai è acquisito per molte aziende ma non per le organizzazioni non profit che, sia per cultura che per necessità economiche, tendono a non dotarsi (tranne quelle più grandi ed affermate) di un “arsenale” comunicativo adeguato ai tempi.

 

Una soluzione sostenibile a questo problema è il Progetto di Identità Visiva: snello compendio degli elementi di base della comunicazione visiva, rappresenta il pilastro intorno al quale ogni organizzazione, grande o piccola, può costruirsi gradualmente un’immagine coerente con la propria identità e compiere così un progresso decisivo, anche a fini promozionali e di raccolta fondi.

 

Questo manuale è la prima guida ad un nuovo modello progettuale, utile per i professionisti della comunicazione e per gli operatori del settore non profit, interessante per chiunque voglia percorrere le nuove strade del villaggio globale.

(Nota a cura dell’editore)

 

Antonino Santomartino, è un pubblicitario, si occupa in particolare di corporate identity, comunicazione e raccolta fondi per le organizzazioni non profit. È uno dei direttori creativi dello Studio Idea Comunicazione di Roma. Iscritto all’Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti – TP dal 1999, ha la delega ai rapporti col terzo settore. Ha curato corporate e campagne sia per aziende che per organizzazioni non profit, tra cui il Forum Nazionale del Terzo Settore, organismo che per primo ha adottato il Progetto di identità visiva. Da oltre vent’anni impegnato nel volontariato, nella cooperazione allo sviluppo e nel terzo settore, è attualmente nel consiglio nazionale della Focsiv e dell’Associazione ONG Italiane.

 

Marco Binotto, è ricercatore presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza Università di Roma dove insegna Comunicazione dei diritti e della cittadinanza attiva e Processi culturali e comunicativi applicati alla scienza e alla salute. Ha pubblicato Comunicazione sociale 2.0 (Nuova Cultura, 2010) e Pestilenze (Castelvecchi, 2000) e ha coordinato le ricerche pubblicate in Malasanità in scena. Anatomia di un “caso mediale” (Nuova cultura, 2011), FuoriLuogo. L’immigrazione e i media italiani (Pellegrini/Rai-ERI, 2004), Violenza Mediata. Il ruolo dell’informazione al G8 di Genova (Editori Riuniti, 2003) ed Elezioni 2001. Descrizione di una battaglia mediale (Sossella, 2001). Attualmente si occupa di Comunicazione del Terzo settore, delle dinamiche di formazione dell’opinione pubblica e dei problemi sociali, della rappresentazione mediale dei fenomeni migratori, di mediattivismo e comunicazione ambientale.

 

Flavio Fabbri

Exit mobile version