BIBLIOTECH
Rizzoli Editore
Pubblicato: febbraio 2012
Pagine: 324
ISBN: 8817055093
Prezzo: 18,00
Il 25 gennaio 2011 piazza Tahrir straripa di dimostranti. È ormai chiaro che le difese del potere si stanno sgretolando, la gente si è svegliata, l’esercito interverrà. Wael Ghonim scrive su Twitter: “Buongiorno, Egitto! Mi sei mancato negli ultimi trent’anni“. La scintilla della rivolta l’ha accesa lui, su Facebook, coordinando la protesta dalla sua pagina “Siamo tutti Khaled Said”, dedicata al giovane torturato e ucciso dalla polizia nel giugno 2010.
La reazione dei giovani egiziani, nauseati da decenni di soprusi e sfiancati da un regime inamovibile, è quasi miracolosa. E Wael finisce in prigione, arrestato con l’accusa di fomentare il dissenso. La sua prima intervista dopo il rilascio, appena emerso dall’incubo degli interrogatori, farà il giro del mondo: in lacrime davanti alle telecamere incita i suoi connazionali a continuare a manifestare. La ribellione riprende vigore e poche ore dopo Mubarak si dimette. “Non sono io l’eroe: voi siete gli eroi!” grida il giovane blogger alla folla, ed è per tutti il nuovo leader del movimento.
A un anno da Piazza Tahrir, Wael Ghonim racconta quei giorni, le piazze affollate, il carcere, riflette sulle proteste popolari che oggi stanno percorrendo il pianeta, ma soprattutto ci ricorda come Internet sia stata fondamentale per abbattere un potere autocratico e violento. Come è accaduto? Come potrebbe accadere ancora, con altri poteri, in altre parti del mondo? Dalla Tunisia alla Spagna, da piazza Tahrir a Wall Street, la voglia di libertà e partecipazione dei cittadini si è svegliata, alimentata da un’informazione sempre più globale e da mobilitazioni sempre più rapide.
E Ghonim si rivolge a chi vuole e deve tornare protagonista della politica: il popolo. La breccia nel muro del dispotismo e della corruzione ormai si è aperta, e allargarla è un dovere di tutti. Anche di un solitario blogger.
(Dalla quarta di copertina)
Wael Ghonim, nato nel 1980 al Cairo, era manager della filiale di Google in Egitto quando è stato tra i protagonisti della rivoluzione egiziana del 2011. I proventi della vendita di questo libro saranno destinati a una ONG con la missione di affrontare la povertà e incrementare gli standard di istruzione in Egitto. Ghonim è stato incoronato da “Time” persona più influente del 2011.