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WikiLeaks

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Nutrimenti Editore
Pubblicato: ottobre 2011
Pagine: 392
ISBN: 8865940884
Prezzo: 19,50

Se hai qualche problema con me, be’, puoi fotterti. Io sono il cuore e l’anima di questa organizzazione, il fondatore, il filosofo, il portavoce, il primo programmatore, organizzatore, finanziatore e tutto il resto“. Forse meglio di molte analisi, è il contenuto di questo sms – e delle numerose altre fiammate rivolte da Julian Assange a giornalisti, ex collaboratori, avversari – a fornire il ritratto più autentico dell’australiano dai capelli di platino e della sua creatura, WikiLeaks, il sito che ha messo in ginocchio le diplomazie internazionali diffondendo video scottanti, informazioni top secret e migliaia di dispacci di corrispondenza politica riservata.

Audacia, insolenza, culto della personalità. Armi al servizio di un obiettivo perseguito per anni con determinazione: liberare l’informazione, rendere pubbliche le notizie che i governi vogliono tacere. Tutta la storia è ripercorsa dall’interno del Guardian, il giornale che nell’estate 2010 ha stretto un patto senza precedenti tra la stampa ufficiale e questo rivoluzionario pirata informatico.

Il risultato è – come scrive il direttore del quotidiano, Alan Rusbridger – “la trasformazione di un individuo da anonimo hacker in uno dei personaggi più controversi del mondo, insultato e vituperato ma allo stesso tempo celebrato e adorato come un idolo, poi ricercato, imprigionato e scansato come la peste”.
(Nota a cura dell’editore)

David Leigh, ha lavorato per il Times e per l’Observer prima di passare al Guardian, dove è stato responsabile della sezione investigativa e oggi è vicedirettore. In oltre trent’anni di carriera ha raccontato i maggiori scandali politici ed economici del Regno Unito, dalla vicenda della Bae, gigante delle armi accusato di corruzione, ai controversi affari di Mark Thatcher, figlio dell’ex primo ministro britannico. Per le sue inchieste è stato premiato nel 2007 con il Paul Foot Award e nel 2010 con il Daniel Pearl Awards. È professore di giornalismo alla City University di Londra.

Luke Harding, è l’inviato da Mosca del Guardian, dopo essere stato corrispondente da Nuova Delhi, da Berlino e dai fronti di guerra in Afghanistan e Iraq.

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