BIBLIOTECH
Lupetti Editore
Pubblicato: aprile 2010
Pagine 158
ISBN: 9788883913013
Prezzo: 14,00
Qualcuno disse che prima poi tutti avrebbero avuto 15 minuti di fama – ovviamente, stiamo parlando di Andy Warhol -. L’artista inventore della pop-art, però, non aveva previsto l’avvento dei reality show e di internet.
Questi hanno fatto sì che la società di massa oggi consenta a chiunque non solo di esserci, ossia di occupare un qualsiasi spazio mediatico, ma anche di pretenderlo. Non importa se un personaggio non è conosciuto a livello planetario, l’importante è che una audience, anche piccola, possa registrare la presenza di chiunque decida di essere visibile, in tv oppure su qualche social network, Facebook o MySpace in primis.
Pochi oligarchi, detengono ancora in mano le redini dei media, ma l’utente ha l’illusione di poterli usare per godere di quella sferzata di euforia da popolarità – anche se momentanea-. E’ questa la nuova droga che viene somministrata per consentire al pubblico – di consumatori – di sottrarsi alla frustrazione della mediocrità quotidiana.
E per far sì che ciò accada i divi si prestano – con la propria immagine, dando anima e corpo – come mezzi di comunicazione, come manichini su cui apporre ogni tipo di merce o logo che rimandi a un brand facilmente identificabile. Il divo in questo modo, anche quando vive nella sua quotidianità, trasforma magicamente in oro, come un novello Re Mida, persino un bicchiere di carta da cui sorseggia il proprio caffè. Non è un caso che i giornali, i film e le serie tv pullulino di celebrity e product placement.
Divi a perdere: il consumo delle star nella società dello spettacolo analizza, per dirla alla Camilla Baresani – che ha firmato la prefazione – “il sempre più incerto confine fra la vita e lo show“. Oltre ai lettori comuni, curiosi delle regole del mondo dell’immagine, i ragazzi che frequentano le facoltà dedicate ai media, una delle categorie di studenti più numerosa, scopriranno in questo libro un’ottima guida per la loro ricerca su significati e apparenze. Anche i protagonisti, siano star o promoter, troveranno in queste pagine aiuto e consigli per rispondere alla grande domanda cui hanno consacrato vita e carriera: il successo fa bene o fa male?
Divi a perdere mette in fila le categorie a rischio della nostra società e, analizzando il grande vuoto luccicante, mostra come sfuggirgli. Più esamina in dettaglio vicende e traiettorie di cantanti, attori e celebrità varie, più sembra tracciare un universo percorso da meteore con una lunga scia vaporosa.
(Dalla quarta di copertina)
Viviana Musumeci, giornalista professionista, si occupa da anni di comunicazione, marketing e media business scrivendo per testate specializzate in tali ambiti. Ha inoltre maturato una certa passione per il gossip e la vita delle celebrities scrivendo per il dito Dagospia. Ha collaborato con “Vanity Fair“, Radio Deejay, Graziablog. Ha un blog dove coltiva tutto quanto ciò che le piace – ovviamente anche il gossip. L’indirizzo è http://vivianamusumeciblog.wordpress.com – e collabora con il portale dedicato al mondo del lusso www.luxerevolution.com