BIBLIOTECH
La Tribuna Editore
Pubblicato: febbraio 2010
Pagine: 1600
ISBN: 9788861325791
Prezzo: 35,00
Chiusa negli anni ottanta la rivoluzione linguistica dei neologismi del gergo informatico di matrice anglo-americana connessa con la diffusione dei computer, alla fine degli anni novanta − a seguito della diffusione capillare di Internet e del World Wide Web − domina incontrastata la nuova fraseologia tecnologica del navigatore virtuale ed occorre districarsi tra nuove metafore fatte di reti e siti, di nuovi termini e nuovi acronimi quali ISP, POP, host, server, link, tanto per fare alcuni esempi.
Nella «società della telematica» si accentua il fenomeno di de materializzazione concettuale − già noto alla società dell’informatica − per cui parole nate per designare cose materiali si trasformano in metafore allusive e realtà immateriali. Nel processo di dematerializzazione il significato virtuale finisce per prevalere ull’originario significato reale. La realtà stessa delle cose non è più soltanto quella «materiale» ma si dematerializza, a sua volta, per divenire «virtuale».
La diffusione del web e della navigazione mediante browser segna la definitiva consacrazione della realtà virtuale o ciberspazio.
Il progressivo crescente utilizzo di Internet anche per finalità commerciali − e non più solo di scambio di informazioni a titolo di cortesia o nell’esercizio di attività istituzionali non-profit − ha richiamato l’attenzione del giurista su una serie di problemi − conclusione del contratto virtuale, firma digitale, tutela della proprietà intellettuale e industriale, tutela dei consumatori, tutela della riservatezza, legge applicabile, per citarne alcuni − resi ancora più complessi dalla internazionalità del fenomeno.
All’inizio del nuovo millennio il commercio elettronico è, infatti, un’attività mondiale che richiede un coordinamento internazionale. Per tale ragione si è dato ampio spazio sia alle convenzioni internazionali in materia di legge applicabile e giurisdizione che alla normativa comunitaria.
Nel quadro comunitario di regolamentazione giuridica del fenomeno del commercio eletronico si inserisce l’importante tentativo di armonizzazione rappresentato dalla Direttiva CE del 22 maggio 2001, n. 29 su taluni aspetti del diritto d’autore e dei diritti connessi nella società dell’informazione, dalla Direttiva CE dell’8 giugno 2000, n. 31 sul commercio elettronico, dalla Direttiva CE del 18 settembre 2000, n. 46 sul pagamento elettronico e dalla Direttiva CE del 13 dicembre 1999, n. 93 sulle firme elettroniche.
La diffusione dell’informatica − prima − e della telematica delle reti interconnesse − successivamente − ha profondamente interessato e stimolato la riflessione del giurista e del legislatore rendendo necessaria ed attuale l’opera di raccolta della normativa esistente in un codice di agevole consultazione.
Fra gli interventi normativi nazionali più recenti − connessi direttamente o indirettamente alla regolamentazione di Internet e del commercio elettronico − di cui si è tenuto conto nella presente opera, si devono senz’altro menzionare per la loro importanza:
− D.L.vo 27 gennaio 2010, n. 11, che reca la nuova disciplina dei servizi di pagamento nel mercato interno;
− D.L.vo 1 dicembre 2009, n. 177. Riorganizzazione del Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione e ridenominazione in DIGITPA a norma dell’articolo 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69;
− L. 28 gennaio 2009, n. 2, in materia di posta elettronica certificata (PEC) obbligatoria;
− le Direttive comunitarie in materia di telecomunicazioni, fra cui si segnalano la Dir. CE 25 novembre 2009, n. 136 e la Dir. CE 25 novembre 2009, n. 140.
L’interdisciplinarietà del fenomeno e la progressiva regolamentazione della materia hanno costituito da stimolo alla raccolta, in un Codice di inizio millennio, della normativa dell’informatica e dei vari settori giuridici interessati dall’utilizzo del nuovo medium tecnologico Internet.
Questa settima edizione del Codice tiene conto delle novità normative pubblicate in G.U. sino al 13 febbraio 2010.
(Prefazione di Emilio Tosi)
Emilio Tosi, è professore Incaricato di Diritto Privato e Diritto delle Nuove Tecnologie nell’Università degli Studi di Milano Bicocca. Avvocato managing partner dello Studio Legale High-Tech TOSI & PARTNERS di Milano. Esperto giuridico del Comitato Scientifico della Polizia Postale e delle Comunicazioni, istituito presso il Ministero dell’Interno, Roma. Socio onorario dell’Associazione Nazionale VideoAudio Informazione (ANFOV) e socio fondatore dell’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica (CLUSIT). Consulente legale in materia tutela e sicurezza dei dati personali, diritto privato delle nuove tecnologie, contratti ICT e proprietà intellettuale e industriale. E’ Autore di numerosi studi e pubblicazioni in materia di diritto delle nuove tecnologie fra cui si segnalano: I contratti di informatica. Tipi, formazione, responsabilità, Milano, 1993; Il contratto virtuale. Procedimenti formativi e forme negoziali tra tipicità e atipicità, Collana di studi di Diritto dell’economia dell’Istituto di Diritto Privato dell’Economia dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, Milano, 2005; Diritto Privato dell’informatica e di Internet., I beni – I contratti – Le Responsabilità, Collana “Diritto delle Nuove Tecnologie”, diretta da Vincenzo Franceschelli ed Emilio Tosi, Milano, 2006; Il Codice del diritto dell’informatica e di Internet, VII ed., Piacenza, 2010; Il Codice della tutela dei dati personali, VII ed., Piacenza, 2010. E’ Condirettore della Collana di studi – edita da Giuffrè – “Diritto delle Nuove Tecnologie“.