BIBLIOTECH
Laterza Editore
pubblicato: marzo 2009
Pagine: 274
ISBN: 9788842089193
Prezzo: 20,00
Dalla prima formulazione del temine ‘ipertesto‘ negli anni Sessanta alla sua più eclatante realizzazione tecnologica con il world wide web: nomi, storie e questioni di un concetto informatico rivoluzionario, nato a cavallo tra cultura umanistica e scientifica.
La parola ‘ipertesto‘ oggi è associata a uno dei fenomeni più rilevanti della contemporaneità, il Web. Eppure quando Ted Nelson la coniò, negli anni Sessanta, nulla di simile era mai esistito e le sue teorie vennero a lungo definite idealistiche e visionarie. L’ipertesto ridefinisce concetti chiave, quali autore, autorevole, autoritario, ma anche pubblico e pubblicato. Esprime la necessità di un nuovo supporto di scrittura, di una nuova pratica di lettura, non più sequenziale ma a salti, esalta nuove modalità di relazione tra autore e lettore. La sua storia è anche storia del configurarsi di nuovi saperi, che hanno concorso a definire l’identità stessa dell’informatica quando la disciplina faticava per affermarsi come autonoma rispetto alle aree scientifiche della matematica, della fisica e dell’ingegneria.
Paola Castellucci ripercorre la storia di una parola (ipertesto) e di una tecnologia (Web) e del loro incontro. Il volume esamina le premesse tecnologiche, ma anche politiche e culturali, che hanno preparato il campo all’affermarsi dell’ipertestualità; colloca il concetto di ipertesto all’interno dello sviluppo delle tecnologie di rete negli anni Settanta e Ottanta; esamina la relazione tra ipertesto e Web a partire dagli anni Novanta; si spinge fino a valutare le possibili ipotesi di sviluppo e si conclude con un ritratto dei moderni bibliotecari in quanto divulgatori di tecnologie innovative.
(Dalla quarta di copertina)
Paola Castellucci, è professore associato presso la Scuola speciale per archivisti e bibliotecari dell’Università Sapienza di Roma, dove insegna Documentazione ed è responsabile del corso di Informatica di base. Ha svolto a lungo attività di ricerca anche presso il CNR e il Centro linceo interdisciplinare “Beniamino Segre“, occupandosi di informatica e discipline umanistiche, banche dati, nuovi generi documentari per la comunicazione scientifica, politiche di accesso.