BIBLIOTECH
Meltemi Editore
Pubblicato: ottobre 2008
Pagine: 232
ISBN: 8883536665
Prezzo: 20,00
Quanta pittura aleggia nei frames di In the Mood for Love, il cult-movie di Wong Kar-Wai? Quanto cinema passa nelle opere di Douglas Gordon, quanta visionarietà nei film di Harmony Korine e Terrence Malick, quanta pop-music risignifica la ricerca identitaria di Phil Collins e Martin Creed? Quanto scarto politico sottendono i re-nactement di Jeremy Deller e Rod Dickinson?
Questo libro affronta, in modo inedito, il legame tra arte e pop culture attraverso l’analisi di artisti e registi tra i più significativi degl’ultimi anni.
Riplasmata nei reality show, abusata nei pulp movie, spettacolarizzata nelle mostre, rinegoziata nella rete, l’immagine diasporica postmoderna non fa che seguire l’erraticità dell’esistente.
Passando dal paradigmatico film Marie Antoinette di Sofia Coppola alla sensazionale opera The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living di Damien Hirst, dalla polemica installazione La Nona Ora di Maurizio Cattelan alla satirica sit-com South Park, dal situazionismo di The World Won’t Listen di Phil Collins al grunge di Kurt Cobain, il volume si configura come una sorta di indagine transmediale, una collisione di arte, musica, cinema, clip, reality, video, favola, sport, animazione, disegno, video sharing, social broadcast comunicazione, tecnologia, esperienze underground e entertainment.
Il collante che lega tutto questo è lo show, che rende l’opera provocatoria e impura e la smarca dal contesto elitario in cui, nel passato, era sigillata.
(Dalla quarta di copertina)
Teresa Macrì, è critica d’arte e si occupa di visual studies. Ha pubblicato: Il corpo postorganico (1996, nuova ed. 2006), Cinemacchine del desiderio (1998), Postculture (2002). Insegna Fenomenologia delle arti contemporanee all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Collabora con «il manifesto» e con numerosi magazine internazionali