BIBLIOTECH
Mulino Editore
Pubblicato: agosto 2008
Pagine: 864
ISBN: 8815124937
Prezzo: 60,00
Il brusco peggioramento del quadro internazionale verificatosi nei primi mesi del 2008 fa seguito a segnali di indebolimento della crescita economica già manifestatisi nel 2007. La fase di ripresa che dal 2006 aveva riguardato anche l’Italia sembra dunque essersi ormai esaurita. Pur seguendo l’andamento congiunturale del resto del Paese, il Mezzogiorno nel 2007 si è mantenuto su tassi di crescita stabilmente più bassi. La permanenza di un divario di crescita che prescinde dalla dinamica del ciclo economico rappresenta un elemento che caratterizza tutti gli anni 2000 e riflette la mancata soluzione di problemi strutturali dell’economia meridionale, aggravatisi nel nuovo quadro internazionale. Secondo le valutazioni SVIMEZ, nel 2007 il PIL è aumentato al Sud dello 0,7%, un punto in meno che nel resto del Paese, con un calo di 0,4 punti percentuali rispetto al 2006. Dal 2002 ad oggi l’incremento cumulato del prodotto delle regioni meridionali è stato poco meno di un terzo di quello del Centro-Nord.
Per ritrovare un’interruzione così intensa dei processi di convergenza bisogna risalire ai primi anni ottanta e all’espansione dell’economia distrettuale nel Centro-Nord. La situazione del Mezzogiorno appare ancora più difficile se la si confronta con gli elevati tassi di crescita sperimentati in questi ultimi anni dalle altre regioni in ritardo di sviluppo dell’Ue a 15, destinatarie di risorse aggiuntive per la coesione, e dai Nuovi Stati membri dell’Unione. Il Sud è l’area debole che cresce meno in tutta l’Europa. Una simile condizione richiede da un lato un’analisi strutturale delle difficoltà competitive del Sud nel nuovo quadro internazionale, dall’altro una ridefinizione delle politiche pubbliche nazionali e comunitarie.
Il Rapporto 2008 dedica la sua terza parte di approfondimento proprio al tema del Mezzogiorno nella globalizzazione e alla sua capacità di adeguamento alle nuove condizioni competitive. L’analisi affronta da una parte criticità e condizioni che sono di ostacolo allo sviluppo (povertà, criminalità, deficit di infrastrutture, debolezza dei sistemi urbani) e dall’altra i punti di forza, esistenti o potenziali, da cui partire per riavviare il processo di crescita e convergenza con il resto del Paese.
(Dalla quarta di copertina)
Svimez, Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, costituita in Roma il 2 dicembre 1946, ha per statuto lo scopo di promuovere lo studio delle condizioni economiche del Mezzogiorno d’Italia, al fine di proporre concreti programmi di azione e di opere utili alla progresso sociale ed economico