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Il crepuscolo della televisione

BIBLIOTECH


Editore Guerini e associati
Pubblicato: maggio 2008
Pagine: 191
ISBN: 8862500262
Prezzo: 19.90

La televisione da sempre ha due prerogative: essere fruita da quasi la totalità della popolazione per un tempo così ampio da essere nua delle principali attività ed essere stata fattore di unione del paese, aiutando a superare confini di spazio e a livellare le differenze di classe.

 

Dagli anni Cinquanta il servizio pubblico ha educato larghe fasce di popolazione contribuendo a superare un diffuso analfabetismo, ha unificato la lingua del paese e ha diffuso il senso di appartenenza all’Italia. Negli anni Ottanta poi la tv commerciale ha dato una svolta nella programmazione e attraverso la pubblicità ha alimentato il fenomeno del consumismo, le cui logiche sono progressivamente cambiate. Ma il futuro della televisione generalista seguirà lo stesso percorso?
(Dalla quarta di copertina)

Francesco Devescovi, dirigente alla RAI, è membro del Consiglio direttivo di Pubblicità progresso e dell’Istituto di Autodisciplina pubblicitaria. È professore a contratto di Economia dell’informazione presso la facoltà di Scienze della comunicazione dell’Università di Roma La Sapienza. Esperto di economia dei media, ha pubblicato diversi articoli e saggi.
 

 

Flavio Fabbri

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