BIBLIOTECH
Castelvecchi
2007
Pagine: 240
ISBN: 978-88-7615-178-1
Prezzo: Euro 14,00
Migrazione, globalizzazione, intercettazione: che cosa hanno in comune i tre fatti fondamentali del mondo contemporaneo? L’essere senza carta, ma non senza scrittura. In che senso?
Il sans papiers, al plurale, il senza carte, il senza casta, il prototipo del nomade, è, in questo libro, il punto di partenza per una originale teoria del documento, di ciò che trasforma la nuda vita, la vita alla mercé di tutti, in una vita vestita, protetta dalle carte.
O comunque dalla scrittura. Perché sans papier, alla lettera e al singolare, significa che oggi, e per la prima volta in tanti secoli, le registrazioni non avvengono più, esclusivamente, su carta. Eppure si assiste a una esplosione di scrittura senza carta che, ben più degli aerei, sta alla base della globalizzazione.
E della intercettazione. Anche a non avere carte, basta avere un telefonino ed eccoci tracciati, rintracciati, intercettati. Terzo senso, dunque, del sans papier, la crescente minaccia della privacy che viene dal mondo, per così dire, della tracciatura.
Sans papier è dunque il nocciolo politico e ontologico del nostro mondo, e indica un problema che abbisogna forse di una Magna Charta.
(Dalla quarta di copertina)
Maurizio Ferraris dal 1995 è professore ordinario di Filosofia teoretica a Torino, dove dirige il Centro interuniversitario di Ontologia Teorica e Applicata.
Nato a Torino il 7.2.1956, dal 1982 al 1984 è stato professore a contratto di Estetica e Poetica alla Facoltà di Lettere dell’Università di Macerata. Nel 1984 ha ottenuto il DEA in Filosofia all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi. Dal 1984 al 1988 è stato professore a contratto di Estetica alla Facoltà di Lettere dell’Università di Trieste. Nell’anno accademico 1988-1989 responsable de séminaire al Collège international de Philosophie di Parigi; dal 1988 al 1995 professore associato di Estetica, Università di Trieste, Facoltà di Lettere; nel 1990-1991, Mytag Professor of Comparative Literature, al Colorado College (Colorado Springs). Negli anni 1994-1996 è stato borsista della Alexander von Humboldt-Stiftung, dell’Università di Heidelberg (programma di ricerca: Kant e l’immaginazione trascendentale).
Ha scritto una trentina di libri, fra i quali: Differenze. La filosofia francese dopo lo strutturalismo, Milano 1981;Tracce. Nichilismo, moderno, postmoderno, Milano, 1983; La svolta testuale, Pavia, 1984; Ermeneutica di Proust, Milano 1987; Storia dell’ermeneutica, Milano, 1988;Nietzsche e la filosofia del Novecento, Milano, 1989; Postille a Derrida, Torino, 1990; La filosofia e lo spirito vivente, Roma-Bari, 1991; Mimica. Lutto e autobiografia da Agostino a Heidegger, Milano, 1992; Analogon rationis, Milano, 1994; L’immaginazione, Bologna, 1996; Estetica razionale, Milano, 1997. Ferraris è consulente generale (con G.Vattimo e D.Marconi) dell’Enciclopedia Garzanti di Filosofia, nuova edizione, Milano, 1995.