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Chattare

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Meltemi editore S.r.l.
Roma, 2007
Pagine: 263
ISBN: 978-88-8353-540-6
Prezzo: Euro 20,50

Il chatting anglosassone si traduce comunemente in italiano con il verbo “chiacchierare”, e cioè quel gusto del conversare “sciolto” e generalmente disimpegnato. È in questa direzione che possiamo dunque innanzitutto leggere e interpretare il senso del chattare.

Tuttavia, alcuni dei rapporti instaurati in rete possono farsi meno “volatili”, possono radicarsi e raggiungere un’intimità maggiore, che trascende la semplice chiacchiera e si fa discorso relazionale continuativo, pur nella sua strutturale intermittenza. La specificità dello scambio comunicativo che si realizza nelle chat non rappresenta in ogni caso un’esperienza separata dall’insieme delle pratiche relazionali, affettive e ludiche del quotidiano, bensì una sua articolazione, altrettanto ricca di senso che contraddice, sotto alcuni aspetti, quella paura dell’altro come elemento di cui diffidare, che occupa un ruolo centrale nella contemporaneità.

La mediatizzazione ingenera una serie di effetti a catena, che hanno ricadute su vari piani: dal linguaggio che si fa sempre più informale e gergale fino alla trasformazione cognitiva prodotta dalle “architetture del web”, cioè dagli spazi configurati dalla rete. Per non parlare della rilevanza che acquisisce l’immaginazione, o dei cambiamenti nella sfera del desiderio.

I contributi presentati in questo volume si concentrano sui diversi aspetti della relazione che si sperimenta nelle chat. Per tentare di approfondire le molteplici declinazioni di questa forma di comunicazione e indagarla nei suoi aspetti essenziali – linguaggio, identità, affettività, percezione dello spazio e del tempo, collocazione nel continuum tra vita online e offline – si è scelto di accompagnare le riflessioni con la presentazione e il commento dei dati emersi da una ricerca condotta tra gli studenti delle Facoltà di Sociologia e di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
(Dalla premessa delle autrici)

Valeria Giordano insegna Sociologia della Metropoli e Modernità e Processi Comunicativi presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Ha pubblicato Soggetti senza tempo. Una riflessione sociologica sullo spazio recluso (2001), Linguaggi della metropoli (2002), La metropoli e oltre. Percorsi nel tempo e nello spazio della modernità (2005), e ha curato di recente, insieme a Stefano Mizzella, Aspettando il nemico (2006).

Stefania Parisi è dottoranda in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Collabora con le cattedre di Sociologia della Metropoli e Modernità dei Processi Comunicativi. Ha pubblicato le voci “Biotecnologie”, “Intelligenza connettiva” e “Sottoculture” in Lessico della comunicazione (2003), “Firenze, Europa, Pianeta Terra. La città glocale”, in Glocal (2004) e “Chi ha (ancora) paura della strega cattiva?”, in Aspettando il nemico (2006).
 

Teresa Di Maio

 

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