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BIBLIOTECH


Clueb, Bologna 2006
Pagine 304
ISBN 88-491-2681-6
Prezzo 22.00

 

Nel quadro dei processi di interrelazione tra istituzioni, industrie culturali, “paesaggi” mediali, forme di consumo, modi di produzione e di rappresentazione, che si sono avvicendati sull’asse della storia del cinema e dei media, ci si propone di tracciare la storia “altra” dell’avanguardia secondo la pertinenza delle tecnologie, ma anche delle tecniche. L’articolazione tematica del volume è pensata attraverso la scansione cronologica delle tecnologie mediatiche di volta in volta emergenti, dalla seconda metà degli anni ’10 alla contemporaneità, in relazione alle evenienze storiche di movimenti, autori, film-maker, videoartisti, infografisti, ecc. che sono riconducibili al concetto (piuttosto controverso) di “avanguardia”.

 

Molti sono i problemi convocati dal termine chiave “tecnologia” e “avanguardia” in ambito cinematografico e audio-visivo. A cominciare da quello tecnologico: cinema d’avanguardia, cinema di ricerca, cinema sperimentale, cinema d’artista, cinema indipendente, underground, video (video d’artista, video performance, video militante ecc.), Net.art, Software art.

 

Le avanguardie hanno impiegato in modi differenti, secondo precisi orientamenti politici ed estetici, le tecnologie coeve, soprattutto o “basso costo”, portandone al limite il potenziale espressivo, innovando tecniche e modi enunciativi del linguaggio audio-visivo anche attraverso la contaminazione con altre arti e linguaggi.

 

L’avanguardia assume e trasforma la tecnologia. Ne fa un principio di coerenza per il funzionamento proprio delle tecniche espressive scelte. In tal senso, il concetto di “avanguardia” tende ad assumere una valenza tecnologica imminente. Riguarda l’uso in chiave linguistica delle tecnologie. Dunque la tecnologia non è qualcosa che si pone tout court come linguaggio; la tecnologia ha incidenza sulla forma dei linguaggi e sulle loro trasformazioni.
(dalla quarta di copertina)

 

Cosetta G. Saba insegna presso il DAMS dell’Università di Udine. Ha pubblicato saggi e volumi dedicati alla semiotica degli audiovisivi, all’analisi dei film, ai nuovi media e alla pubblicità. ha in corso una serie di ricerche sul cinema e sulle arti visive contemporanee e su arte e pubblicità. E’ redattrice di “Cinema & cIe. International Film Studios Journal“.

 

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