BIBLIOTECH
Costlan & Nolan Editori, Milano 2006
Pagine 160
ISBN 88-7437-028-8
Prezzo 16.40
Introduzione di Nora Barry
Il webcinema costituisce il legame visuale e narrativo nell’ambito cinematico tra la narrazione statica e centralizzata e i modelli pensati per gli schermi digitali, mobili e strutturati sulla matrice del web.
(dall’introduzione)
Nel 1997 sono stati lanciati su internet gli strumenti per realizzare e distribuire video web (Flash 1.0, Realvideo 1.0, Quicktime). Nasce il webcinema, cinema creato appositamente per essere visto su internet, mezzo digitale e interattivo, che proprio per queste qualità appare estremamente diverso dalla televisione e dal cinema tradizionale.
I web film-maker sono grandi sperimentatori, pionieri dell’uso di tecniche visuali e narrative proprie dello schermo del computer che hanno finito per influenzare a loro volta la televisione e il cinema: si pensi alla pagine web di CNN, a Run, Lola, run di Tom Tykwer, a “Le valigie di Tulse Luper” di Peter Greenaway, che pronunciò le ormai famose parole “Il cinema è morto”.
Barbeni è un eccellente raccontastorie che introduce in questo libro alcuni artisti, come Peter Horvath, Philip Wood, Entropy8Zuper, e i relativi progetti realizzati per internet, che testimoniano, nella loro varietà, i possibili approcci nei confronti del digital storytelling. Webcinema non è un movimento artistico, né un linguaggio: queste opere sono accomunate unicamente dal fatto di essere prodotte secondo metodologie digitali e distribuite in rete.
(dalla quarta di copertina)