Karol Wojtyla, un pontefice in diretta

di di Giuseppe Mazza (a cura) |

Sfida e incanto nel rapporto tra Giovanni Paolo II e la tv

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Karol Wojtyla, un pontefice in diretta

Rai Eri, Roma 2006
Pagine 468
ISBN 88-397-1401-4
Prezzo 20.00

 

Prefazione di Federico Lombardi

 

Giovanni Paolo II, uomo, Papa, evento: è suo il mito, sua la profezia, sue la forza e la debolezza che nell’era contemporanea hanno rivoluzionato la comunicazione della fede, creando una vera e propria fede nella comunicazione.

 

Questo volume vuole celebrare Giovanni Paolo II, il Papa e l’evento, la persona e (se mai lo fosse stato) il personaggio. Vuole celebrarlo, raccogliendo a ormai più di un anno dalla sua scomparsa i frutti preziosi di un convegno che ne ha voluto “raccontare” la complessa personalità, imperturbabilmente autentica sotto i riflettori dei media, “audacemente” a proprio agio nella cornice dei piccoli e dei grandi schermi.

 

Giovanni Paolo II e la televisione: quale ricezione, quale fedeltà, quale insegnamento, quali domande aperte?
Questi e altri i quesiti affrontati durante il convegno “Evento religioso, evento televisivo: Giovanni Paolo II“, svoltosi a Roma, presso la Ponitificia Università Gregoriana, il 6 e 7 aprile 2006.

 

In due giornate di studio e di ricerca è stato ripercorso il cammino dell’esaltante ma complesso connubio tra Papa Wojtyla e i media, con speciale riferimento alla televisione.

 

Il presente volume prosegue nel medesimo intento, celebrando il Wojtyla “registrato” dalla televisione, accolto (o non accolto) dalle telecamere, letto e riletto nelle estenuanti ma seguitissime dirette che hanno accompagnato eventi, riti solenni e “festive” ferialità che l’amato pontefice sapeva offrire con naturalezza disarmante all’occhio insaziabile dei media. Vi scrivono accademici, studiosi e docenti di comunicazione, operatori e produttori dei media, esponenti del mondo della televisione, registi e giornalisti, critici e testimoni.

 

I contributi, vari per lunghezza, carattere e natura, disegnano una partitura complessa, attenta a non trascurare nessuna di quelle voci che un discorso “plurale” su un così lungo pontificato avrebbe richiesto. Wojtyla ha contribuito a negoziare per la sua Chiesa uno spazio di presenza in un mondo sempre più affacciato verso una policentrica costellazione di significati e di valori: era davvero il minimo poter offrire alla sua memoria il tributo di una coralità vivace, aperta e variegata. E’ ciò che in questo libro abbiamo inteso proporre.
(dalla quarta di copertina)

 

Contributi di: Marco Aleotti, Sergio Bastianel, Lloyd Baugh, Benito Benassi, Ciro Benedettini, Deborah Bergamini, Valdo Bertalot, Cristinica Caricato, Myriam Castelli, Bruno Cescon, Alberto Contri, Stefano D’Agostini, Pasquale D’Alessandro, Giuseppe De Carli, Xavier Debanne, Miriam Diez Bosch, Claudio Donat-Cattin, Jan Dworak, Imad El-Atrache, Theo Eshetu, Virgilio Fantuzzi, Juan Javier Flores Arcas, John Patrick Foley, Armando Fumagalli, Gianpiero Gamaleri, Maria Vittoria Gatti, Gianfranco Ghirlanda, Roberto Giannatelli, Giancarlo Innocenzi Botti, Andrzej Koprowski, Franco Lever, Joan Lewis, Seàn-Patrick Lovett, Andrzej Jan Majewski, Krzysztof Marcynski, Alfredo Mocci, Thomas Michel, Emmanuele Milano, Paolo Morawski, Mario Porcellini, Carlo Nordello, Zbigniew Nosowski, Juan Pedro Ortuno Morente, Claudio Petruccioli, Paolo Prato, Roberto Romolo, Emilio Rossi, Albert Sàez Casas, Carlo Sartori,, Angelo Scelzo, Joseph Sievers, Leticia Soberon Maniero, Jacob Srampickal, Hanna Suchocka, Dario Edaoardo Vigano, Krzysztof Zanussi, Tadeusz Zasepa.

 

Giuseppe Mazza è docente di Teologia Fondamentale e di Comunicazioni Sociali presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, nonché membro ordinario di SIRT (Società Italiana per la Ricerca Teologica). Ha conseguito la licenza e il dottorato in Teologia Fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana, il Diploma in Comunicazioni Sociali presso il Centro Interdisciplinare sulla Comunicazione Sociale (CICS), il Diploma in Mariologia presso la Pontificia Facoltà Teologica “Marianum”. Il suo ambito di ricerca comprende la riflessione critico-teologica sulla postmodernità, le teorie del limite, la comunicazione religiosa e quella pastorale. E’ autore di “La liminalità come dinamica di passaggio” (Roma, 2005), curatore “Cross Connections“, (Roma, 2006) e di vari contributi scientifici sul rapporto tra teologia e comunicazioni.

 

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