BIBLIOTECH
Mondadori, Milano 2006
Pagine 204
ISBN 8804561947
Prezzo 9.40
Qualche anno fa le tv locali sembravano destinate a scomparire. Schiacciate dai grandi network – spietati nell’acquisizione delle frequenze – e affamate da introiti pubblicitari scarsi, faticavano a far fronte a costi di gestione sempre più onerosi.
L’avvento del satellite avrebbe dovuto dargli il colpo di grazia. Invece è successo l’imprevisto: l’emittenza locale, nel giro di un decennio, è rifiorita, ha più che raddoppiato il fatturato pubblicitario, ha lanciato nell’etere curiose e nuove proposte, ha creato vere e proprie comunità virtuali, mentre è la tv generalista che ora vive una fase di stagnazione.
In questa mappa di mille e una notte passate davanti al video – pubblicata nel 2004 con il titolo “Il Bel Paese della tv” e ora riveduta e ampliata – Aldo Grasso cartografa l’Italia minore delle tv locali e la descrive con lo stile ironico e graffiante dei suoi editoriali. Ma parla, come sempre, anche d’altro: racconta del nostro Paese dopo l’avvento della tv privata e ci restituisce la nostra immagine riflessa in un video. Con una sorpresa: forse quella buona televisione di cui lamentiamo da un quindicennio la mancanza esiste, persa tra i palinsesti delle tv locali.
(dalla quarta di copertina)
Aldo Grasso insegna Storia della radio e della televisione all’Università Cattolica di Milano, ed è editorialista e critico televisivo del “Corriere della Sera”. Ha condotto la fortunata serie radiofonica “A video spento” (1989-93) ed è stato direttore della programmazione radiofonica della Rai. Fra le sue pubblicazioni: “Storia della televisione italiana” (1992), “Al paese dei Berlusconi” (1993), “Radio e televisione” (2000), “La scatola nera della pubblicità” (2001), “Che cos’è la televisione” (2003, con Massimo Scaglioni), “Fare storia con la televisione” (2006).