BIBLIOTECH
Carocci, Roma 2006
Pagine 176
ISBN 88-430-3804-4
Prezzo 18.60
Joker è tra i più noti antagonisti di un eroe mediatico del fumetto e del cinema quale Batman.
Figura tendenzialmente antisapienziale e di certo antiumanistica, Joker è richiamato nel titolo del volume perché salda in sé – corpo del desiderio, corpo psicosomaticamente alterato – due grandi catastrofi mediali del mondo moderno, quella tra Ottocento e Novecento e quella tra il secolo appena passato e il nostro futuro-presente: snodi cruciali dei conflitti di potere della civiltà occidentale, cioè la trasformazione della metropoli in cinema e l’immersione dei linguaggi dello schermo nei territori del personal computer.
Momenti che possono considerarsi diversi e distanti tra loro eppure entrambi relativi a processi tecno-industriali di smaterializzazione e costruzione simbolica delle identità. Sulla scorta di alcuni classici della sociologia e della mediologia, il libro ricostruisce le trame storiche e sociali della cultura di massa e delle sue specifiche forme espressive, tornando alla mitica nascita del cinema, per spiegare l’avvento del computer, e al fascino del grande schermo, per capire i recenti processi di desocializzazione e insieme di globalizzazione del mondo post-moderno.
(dalla quarta di copertina)
Alberto Abruzzese insegna Sociologia della comunicazione alla Liberà Università IULM di Milano, dove dirige anche l’Istituto di Comunicazione. È autore di saggi sulla comunicazione e sui nuovi media, in un lungo percorso teorico che va da “Forme estetiche e società di massa” (Venezia 1973) fino al “Lessico della comunicazione” (Roma 2003). Si occupa di politiche culturali ricoprendo il ruolo di direttore del Master in Ideazione, Management e Marketing degli Eventi Culturali presso la Facoltà di Scienze della comunicazione dell’Università “La Sapienza” di Roma.