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Tecnocin@

BIBLIOTECH


Costa & Nolan, Milano 2006
Pagine 126
ISBN 8874370415
Prezzo 16.80

 

Il mercato cinese di nuove tecnologie, telefonia e telecomunicazioni è talmente ricco che colossi come Yahoo, Google, Microsoft e altri si piegano da tempo a compromessi, pur di non esserne tagliati fuori. L’IBM è cinese e persino Bill Gates è stato “convinto” a consegnare i codici segreti di Windows.

 

La Cina è nella top ten mondiale dei supercomputer. A parte gli hacker cinesi, che combattono una guerra non ufficiale contro gli Usa e Taiwan, Pechino ha in internet un esercito regolare di 30.000 uomini. Programmatori di stato hanno adattato alle esigenze della burocrazia il software libero Linus. Eppure la maggioranza del popolo usa modem da 56k e fatica a trovare i mezzi per produrre un audiovisivo. Persino la fotografa ufficiale di Mao, Xu Xiaobing, non ha mai posseduto una macchina fotografica. Oggi, che il ritratto di Mao è un’icona usata come santino, le migliaia di Internet café e le gallerie d’arte private sono sotto controllo, nascono centri di rieducazione dove la voglia di comunicare in rete è trattata come una tossicodipendenza.

 

Mostrificata in modo strumentale, ritroviamo la cultura religiosa ibrida che la Rivoluzione Culturale ha inutilmente cercato di cancellare. Nel tempo si è sostituito il Confucianesimo con il Maoismo e quest’ultimo con il “socialismo di mercato con caratteri cinesi”, ma la sostanza non cambia: l’individuo deve aderire in modo acritico, senza scegliere.
Il drago sta cambiando il pelo.
(dalla quarta di copertina)

 

Fernanda Moneta, laureata in Drammaturgia al DAMS di Bologna e in Mass media all’Accademia di Belle Arti, si è specializzata in Comunicazione all’Università La Sapienza di Roma. Giornalista e autrice è Titolare della Cattedra di Regia dell’Accademia di Belle Arti di Carrara e docente di Metodi e tecniche della produzione video 3 all’Università di Firenze. Consulente per la Corea dell’Enciclopedia del cinema Treccani, ha pubblicato vari libri tra cui “Spike Lee” (Il Castoro).

 

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