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Con un altro obiettivo

BIBLIOTECH


Minimum Fax, Roma 2006
Pagine 316
ISBN 88-7521-095-0
Prezzo 14.00

 

Traduzione di Cristina Marasti e Luca Poggi

 

Il cinema-denuncia di Costa-Gavras, l’umanità di Jack Lemmon, i potenti affreschi di Akira Kurosawa, l’orgoglio identitario di Spike Lee, lo sguardo impietoso di Oliver Stone: una panoramica del cinema come arte sociale.

 

Fondata nel 1967, la rivista americana Cineaste si è interessata da sempre alla valenza politica della settima arte. In questa raccolta di venti interviste, pubblicate fra gli anni Settanta e Novanta, il dialogo con alcuni grandi protagonisti del cinema mondiale (sia “d’autore” che “di cassetta”) viene usato come strumento critico per affrontare i temi del rapporto fra l’espressione artistica e i valori etici, raccontando l’impegno civile del regista, dell’attore, dello sceneggiatore in diversi contesti, da Hollywood alla Polonia comunista. Ne esce un ritratto sfaccettato e appassionante del mestiere di cineasta nei casi in cui grazie all’obiettivo della cinepresa si vuole raggiungere un altro obiettivo: la trasmissione dei propri ideali.

 

Interviste a: Constantin Costa-Gavras, Jane Fonda, Rainer Fassbinder, Andrzej Wajda, Budd Schulberg, Jack Lemmon, Akira Kurosawa, Robert Redford, Peter Greenaway, Spike Lee, Susan Sarandon, Mike Leigh, Tomas Gutierrez Alea, Abbas Kiarostami, Tim Robbins, Milos Forman, Oliver Stone, Ken Loach.
(dalla quarta di copertina)

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