Brevettare?

di di Andrea Bonaccorsi e di di Andrea Bonaccorsi |

La proprietà delle idee nel Terzo Millennio

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Brevettare?

Medusa Edizioni, Milano 2006
Pagine 226
ISBN 88-7698-039-3
Prezzo 16.50

 

Prefazione di Enrico Letta

 

Il brevetto è buono o cattivo? Denota l’arroganza delle multinazionali o tutela le piccole aziende innovative? Vale in quanto tale o richiede investimenti tecnologici? Penalizza i paesi economicamente più deboli o incentiva la competitività? E’ utile applicarlo ai nuovi settori innovativi (software, bioingegneria, multimedialità)?

 

A tali domande cerca di rispondere il presente libro scritto con linguaggio divulgativo da tre fra i massimi esperti di questi problemi in Italia e in Europa. Dalle loro considerazioni si può capire meglio la funzione del brevetto in un momento on cui, nel campo industriale e commerciale, in quello medico e tecnologico s’impone la nuova concorrenza di paesi come Cina, Corea del Sud e India che copiano disinvoltamente le innovazioni prodotte in Occidente.

 

Le nuove tecnologie, il cambiamento delle abitudini dei consumatori, l’aumentato divario fra mondo sviluppato e paesi poveri spingono a un ripensamento della proprietà intellettuale all’alba del Terzo Millennio.

 

I tre autori offrono una visione d’insieme su questi temi osservandoli dal punto di vista economico, culturale e sociale.
(dalla quarta di copertina)

 

Andrea Bonaccorsi è professore ordinario di Economia e Gestione delle imprese all’Università di Pisa e dirige il Master in Management dell’Innovazione alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. E’ membro dell’Executive Committee del Network of Excellence PRIME.

 

Andrea Granelli si occupa da anni di innovazione, ha lavorato al C.N.R., alla McKinsey ed è stato AD di tin.it e dei laboratori di ricerca del Gruppo Telecom. Dirige l’Istituto di Economia dei Media della Fondazione Rosselli e insegna all’Università “La Sapienza” di Roma.

 

Riccardo Pietrabissa è professore ordinario di Bioingegneria Industriale al Politecnico di Milano dove dirige il Technology TransferOffice. E’ coordinatore nazionale del Network per la Valorizzazione della Ricerca Universitaria.

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