BIBLIOTECH
Promopress, Palermo 2006
Pagine 216
ISBN 8872310881
Prezzo 13.00
Note di Renzo Arbore, Gaetano Curreri, Eugenio Finardi, Tano Gullo
Lucio Luca, con tenacia di cronista, ha recuperato dal burrone della “smemoria” uomini e vicende che hanno segnato un’epoca, salvando così un altro pezzetto di Sicilia dalle macerie del silenzio, dalla desertificazione provocata dall’avanzare inarrestabile del bla-bla, o, peggio della “storia” addomesticata.
(di Tano Gullo).
L’esperienza di Danilo Dolci, l’idea di una radio politica ripresa qualche anno dopo da Peppino Impastato, rimase lettera morta fino a quando, dal Nord, giunse voce che aprire un’emittente, parlare davanti a un microfono, mandare in onda canzoni, non era un’utopia. E nemmeno un reato. Pochi mesi dopo fu la volta delle tv, dei primi monoscopi in bianco e nero che si intravedevano smanettando sui pulsanti del televisore. I primi tg, l’altra informazione, le notizie senza servizi perché montare un filmato costava troppo.
Gli approfondimenti politici, il cabaret in studio, la scoperta del sesso senza tabù, le telecronache pirata delle partite di calcio. Era il 1976, la storia stava cambiando. Raccontarla attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti, offre la possibilità di ricostruire una stagione di grandi mutamenti.
Quando ho cominciato a scrivere questo libro non immaginavo quanto mi sarei emozionato a tornare indietro di trent’anni, quando da ragazzino studiavo con la radio perennemente accesa o sfidavo il sonno dei miei genitori per sbirciare di nascosto le prime donne nude su Tele Sakura. E non immaginavo nemmeno quanto fosse divertente ripescare nel passato storie, amori, aneddoti, farse e tragicomiche di una avventura irripetibile e, anche per questo, ancora più dolce da ricordare
(dal prologo dell’autore)
Lucio Luca, dopo aver lavorato al “Giornale di Sicilia” e a Tgs, è passato a Telecolor Video 3 dove è diventato giornalista professionista. Ha fondato insieme a un gruppo di colleghi il quotidiano “Mediterraneo” e, dal 1997, lavora nella redazione palermitana di “La Repubblica“. Si occupa di sport e spettacoli dopo tanti anni di cronaca nera, è l’autore della rubrica satirica “Ghiaccioli all’arancio” e da qualche mese collabora anche al blog palermitano “Rosalio”.