BIBLIOTECH
Bompiani, Milano 2006
Pagine 200
ISBN 8845256049
Prezzo 7.50
Se si prescinde dal “dittico” di Gilles Deleuze, rimasto come esperimento pionieristico sostanzialmente isolato, il tentativo di coniugare cinema e filosofia non ha finora prodotto risultati convincenti. Da un lato, alcuni filosofi hanno studiato il cinema come forma d’arte, o di produzione, o anche di pensiero, soffermandosi soltanto sul suo statuto teorico. In altri casi, l’impegno si è tradotto nell’analisi concreta di alcuni film, la cui indagine è stata tuttavia realizzata non con strumenti specificamente filosofici, ma semplicemente mutuando, talora in maniera dilettantesca, quelli in uso nell’ambito della critica cinematografica.
Valorizzando un approccio del tutto inedito, proiettato oltre i limiti ora accennati, in questo libro il rapporto cinema-filosofia assume la forma di un’analisi rigorosamente filosofica di quasi una trentina di film comparsi negli ultimi anni: da Buongiorno notte a La passione di Cristo, da Gangs of New York a Collateral, da Minority Report a Master and Commander, da Million Dollar Baby a Primo amore. I film analizzati non sono stati scelti perché in se stessi più “filosofici” di altri, e neppure perché potessero essere considerati i più “belli”, secondo banali opzioni di gusto. Si è proceduto, piuttosto, a concentrare l’attenzione su alcune opere cinematografiche recenti, nelle quali fosse possibile cogliere la tematizzazione di alcuni problemi di particolare rilievo: la figura dello straniero, il rapporto amore-morte, l’ambivalenza della violenza, il problema del male, l’enigma del tempo.
(dalla quarta di copertina)
Umberto Curi ordinario di Storia della filosofia e Presidente del corso di laurea in Filosofia dell’Università di Padova. Visiting Professor presso le Università di Los Angeles e Boston, ha tenuto cicli di lezioni e conferenze in numerose città europee e americane. Ha diretto per oltre 20 anni la Fondazione Istituto Gramsci Veneto. Giornalista pubblicista, è editorialista politico per i quotidiani veneti del gruppo “L’Espresso” e collaboratore di “Micromega“.