Quando c’era 90° minuto

di di Antonio Dipollina |

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Quando c'era 90° minuto

Sperling & Kupfer, Milano 2005
Pagine 168
ISBN 8820040395
Prezzo 12.00

 

Prefazione di Gianni Mura

 

Quando i calciatori erano abbronzati solo a settembre, quando si poteva condurre una trasmissione sportiva senza urlare la propria fede di tifoso, quando gli “higlights” si chiamavano “fasi salienti”, quando il popolo italiano giocava più al Totocalcio che in Borsa.

 

Quando c’era “Novantesimo”, il calcio era diverso, e anche l’Italia. A quei tempi una trasmissione su tutti la faceva da padrona: Novantesimo minuto. Dal 1970, anno di nascita, al 2005, con la resa definitiva alla tv commerciale. E a fare lo show ci pensavano loro, ‘quelli del teatrino’, diretti con mano d’artista da Paolo Valenti, giornalista-gentleman. Luigi Necco, Castellotti, Gard, Giannini, Bubba  hanno condotto con mano d’artista una trasmissione che è entrata nella leggenda e che – come la Nazionale dell’82 o la Grande Inter – difficilmente ne uscirà. Una leggenda che oggi vale la pena di ricordare.
(dalla quarta di copertina)

 

Antonio Dipollina lavora dal 1989 a “la Repubblica“, dove si è via via occupato di sport, spettacoli, musica, costume e dove oggi cura “Canal Grande”, rubrica quotidiana di critica televisiva e “Schermaglie”, appuntamento fisso del lunedì dedicato a sport e tv. Nel 2005 ha vinto il Premio Flaiano per la critica televisiva.

 

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