BIBLIOTECH
Dedalo, Bari 2005
Pagine 360
ISBN 88-22053-55-9
Prezzo 18.00
Il libro offre una puntigliosa e documentata analisi dell’ attività informativa delle principali testate giornalistiche italiane, mettendo in evidenza come sui vari temi dell’attualità essa sia viziata da deformazioni, contraddizioni e omissioni orientate alla manipolazione dell’opinione pubblica, anziché all’informazione sui «fatti» reali. Anche i grandi giornali, ricchi di storia e tradizioni, sono entrati nel grande scenario della «spettacolarizzazione» delle notizie e contribuiscono all’occupazione dell’immaginario sociale piegandolo agli interessi dei poteri forti.
La lettura dei giornali, che una volta era definita «la preghiera del laico», rischia di diventare l’inizio di un incubo quotidiano in cui è sempre più difficile incontrare la realtà.
Il deficit di lucidità che si è instaurato è lo stesso che permette la sedimentazione di alcune idee contraddittorie: certi direttori considerano libere e indipendenti le testate di cui poi abbandonano la direzione per le interferenze di poteri economici o politici, mentre certi giornalisti criticano aspetti della realtà sociale che l’informazione fornita dalle testate per cui lavorano contribuisce invece a rafforzare. Alla critica dell’immaginario giornalistico è affidata la speranza mai vana di vedere realizzato un altro giornalismo, finalmente autonomo.
(dalla quarta di copertina)
Marco Niro si è laureato nel 2004 in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, con una tesi intitolata “Mezzi di colonizzazione: l’impiego dei mass-media d’informazione nella sfera pubblica politica“. Ha collaborato con i “Quaderni di Teoria Sociale” scrivendo un articolo intitolato “Manipolazione e giornalismo: un approccio analitico habermasiano“. Dal ripensamento critico dei due testi è scaturita la presente opera.