BIBLIOTECH
Rubbettino Editore, Soveria Mannelli (CZ) 2005
Pagine XVI+304
ISBN 88-498-1227-2
Prezzo 18.00
Se si intende il termine totalitario come indicativo di un atteggiamento o di una impostazione, allora senza dubbio il settore informativo fascista fu improntato, per lo meno a partire dagli anni Trenta,a questa prospettiva. La creazione, nel 1934, del sottosegretariato per la Stampa e la propaganda – con la sua successiva trasformazione in ministero autonomo, concepito su imitazione di quello tedesco – ne fu un sintomo eloquente.
Se tuttavia si guarda all’esperienza della stampa fascista lungo tutto il corso del ventennio e ai risultati che essa concretamente raggiunse, allora il panorama tende ad assumere sfumature diverse. Come questo libro si propone di evidenziare, con l’ausilio di una documentazione vastissima e inedita, proprio nel campo della stampa il fascismo avrebbe anzi dovuto patire alcune delusioni: prima per avere sostanzialmente fallito – a fronte di una sbandierata vocazione alla rottura rivoluzionaria – l’obiettivo di dare vita a un giornalismo schiettamente fascista, poi per non essere riuscito a porre un argine alle crepe che il pur potente apparato per la pianificazione delle informazioni avrebbe col tempo lasciato affiorare.
(dalla quarta di copertina)