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Vita e Pensiero, Milano 2005
Pagine 216
ISBN 88-343-1227-9
Prezzo 15.00

La new economy è generalmente considerata l’ultima di una serie di innovazioni tecnologiche nate in Silicon Valley, penisola a sud di San Francisco, in California. In rapida successione, Silicon Valley ha infatti dato i natali a tre grandi innovazioni tecnologiche: i semiconduttori (anni Sessanta), i computer (anni Settanta), i software e Internet (anni Ottanta e Novanta).

L’ultima di tali innovazioni, Internet, è associata nell’immaginario collettivo al concetto di new economy, intesa come nuovo set di regole di funzionamento per il ‘grande gioco’ del business.
Su questo tema, Enrico Beltramini propone un’analisi inedita. Per comprendere le origini della new economy – sostiene – non basta guardare alla storia delle imprese tecnologiche che hanno costruito la fama di Silicon Valley. Essa infatti rimanda a un contesto geografico e culturale ben più ampio, che dalla Baia di San Francisco scende fino a Santa Cruz, di fronte all’Oceano Pacifico. Qui sono nate le grandi ‘rivoluzioni’ prodotte dalla controcultura dei baby boomers nella letteratura (la Beat Generation degli anni Cinquanta), nella politica (le battaglie per i diritti civili degli anni Sessanta), nella spiritualità (le filosofie New Age degli anni Sessanta), nella società (l’ecologismo degli anni Ottanta). In questo senso, la new economy non è che l’ultima di tali rivoluzioni, in ordine di tempo: quella che ha interessato l’economia. Ognuna di esse ha conosciuto un percorso preciso: dopo la lenta incubazione californiana, si è rapidamente sviluppata, improvvisamente è esplosa, cambiando l’agenda mondiale; si è diffusa in tutto l’Occidente, perdendo la sua carica di radicalità distruttiva; quindi si è ritirata, lasciando il posto a un’altra rivoluzione: ugualmente distruttiva, alternativa, conflittuale, ma riguardante un diverso ambito. Così ogni cultura rivoluzionaria, una volta esaurita la propria carica anti-sistema, è divenuta il ‘liquido amniotico’ della successiva.

La new economy ha conosciuto la stessa parabola e, una volta assimilata al sistema economico, si è conclusa. Non solo: in questa diversa prospettiva essa appare con chiarezza come una rivoluzione più culturale che puramente tecnologica, le cui radici sono da ricercare nelle articolazioni del pensiero, anziché nella Rete. Lungi dal costituire l’emanazione di un ‘establishment’, la new economy rappresenta piuttosto la continuazione di quella ‘battaglia culturale’ con il sistema che la California conduce dalla fine degli anni Cinquanta, una battaglia con la stessa carica dirompente, ma con armi nuove: i moderni mezzi della tecnologia applicati al business.
(dalla quarta di copertina)

Enrico Beltramini ha ottenuto un MBA e due dottorati di ricerca (PhD) in Gran Bretagna. È docente di Organizzazione aziendale all’Università Cattolica di Milano e Visiting Professor all’Università di Santa Clara (California); collabora con la Zhejiang University (Cina). Le sue ricerche riguardano il rapporto tra cultura e business. È inoltre co-founder e chairman di «ITV», società con sede a Palo Alto (California) e uffici a Milano, Londra e Sydney, che seleziona e investe, insieme a investitori istituzionali, in start-up tecnologiche negli Stati Uniti, in Asia e in Europa. È stato partner del Gruppo Poliedros, membro del consiglio di amministrazione della Gucci e consulente del Governo Italiano.

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