BIBLIOTECH
il Mulino, Bologna 2005
Pagine 312
ISBN 88-15-10730-4
Prezzo 20.00
Il trasferimento tecnologico, inteso come commercializzazione dei diritti di proprietà intellettuale sui risultati della ricerca scientifica pubblica, può rappresentare un importante strumento per la valorizzazione di conoscenze che altrimenti rischierebbero di rimanere inutilizzate. Tuttavia, la sovrapposizione di finanziamento pubblico e diritti di proprietà intellettuale è anche fonte di costi per la società.
Il finanziamento pubblico è finalizzato alla libera diffusione dei risultati della ricerca, mentre la logica dei diritti di proprietà intellettuale, in quanto puntata al controllo privato dell’informazione, è diametralmente opposta.
L’equilibrio tra esigenze di promozione del trasferimento tecnologico e necessità di preservare la libertà di ricerca transita anche attraverso la costruzione di un quadro legislativo organico che sia in grado di generare incentivi corretti. Su questo piano l’Italia si presenta arretrata.
Occorre perciò guardare con attenzione e disincanto fuori dei nostri confini per far tesoro di altre e più avanzate esperienze. E’ proprio da queste esperienze che il volume prende le mosse, al fine di offrire una ricostruzione delle problematiche in cui si colloca la prassi italiana del trasferimento di tecnologia.
(dalla quarta di copertina)
Roberto Caso è ricercatore di Diritto privato comparato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento, dove insegna Diritto privato dell’informatica e Diritto comparato della proprietà intellettuale. E’ autore di numerose pubblicazioni in materia di diritto e tecnologia, proprietà intellettuale e diritto dei contratti.