BIBLIOTECH
Vita e Pensiero, Milano 2005
Pagine 368
ISBN 88-343-5001-4
Prezzo 25.00
Che cosa significa essere uno ‘spettatore’?
È la domanda a cui intende rispondere questo volume, un ricco percorso interdisciplinare lungo il quale incontriamo immagini dipinte e digitali, schermi televisivi e cinematografici, spettacoli dal vivo e ambienti virtuali. In quella che è stata definita la ‘società dello spettacolo’, l’era del ‘visivo’ e della ‘simulazione’, le immagini circolano in modo fluido, e la velocità della loro diffusione introduce nuovi ritmi e nuovi stili di visione.
I luoghi e i tempi in cui assumiamo il ruolo di spettatori si moltiplicano, inducendo a una riflessione sullo statuto di quella forma particolare di sguardo che è lo sguardo dello spettatore. Lo studio del presente non può però prescindere da una ricostruzione di tipo genealogico, capace di descrivere la genesi delle forme di ‘spettatorialità’ che caratterizzano la cultura visuale contemporanea.
La storia delle immagini è accompagnata da una storia dei modi di vedere e degli atteggiamenti nei confronti del visivo che attraversa la letteratura e la filosofia, l’arte e la scienza. Prendendo in considerazione una grande varietà di forme di rappresentazione e di spettacolo, gli autori dei testi riuniti in questo volume indagano da diversi punti di vista la distanza e la passività tradizionalmente associate alla figura dello spettatore, mettendone in luce le implicazioni estetiche, politiche e morali. Nel suo insieme, il libro presenta un’ampia panoramica di quegli studi sulla cultura visuale che costituiscono uno dei campi di ricerca più vivi e attuali.
Hanno collaborato a questo volume: Zygmunt Bauman, Riccardo Caldura, Jonathan Crary, Roberto Diodato, Filippo Fimiani, Tonino Griffero, Federico Luisetti, Andrea Pinotti, Leonardo Previ, Marco Senaldi, Richard Shusterman, Antonio Somaini, Peter Szendy, Jean-Jacques Wunenburger.
(dalla quarta di copertina)
Antonio Somaini è docente di Economia e politica dell’arte e dei beni culturali all’Università Cattolica di Milano e di Estetica al Politecnico di Milano-Bovisa e all’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo. È autore del volume “Rappresentazione prospettica e punto di vista” (Milano 2004) e di saggi sulla teoria dell’immagine, sul rapporto tra linguaggi figurativi e teorie della visione nella filosofia moderna, e sul ruolo dello spettatore nell’arte contemporanea.