BIBLIOTECH
Mondadori Informatica, Milano 2005
Pagine 384
ISBN 88-04-54048-6
Prezzo 25.00
Non molto tempo fa l’etica informatica sul lavoro giusta o sbagliata era molto semplice: non rubare la cancelleria, non gonfiare le tue spese, non ubriacarti ai party aziendali.
Oggi le cose sono cambiate, e il proprio lavoro è raggiungibile ovunque 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Per questo nel vasto regno dell’Information Technology una decisione eticamente sbagliata oggi potrebbe comportare l’equivalente di un’esplosione: un evento isolato con un impatto devastante su larga scala.
Dedicato a tutti quelli che vogliono saperne di più, questo libro, scritto da un esperto di sicurezza di fama mondiale, fornisce specifiche linee guida sull’applicazione di standard etici nelle attività quotidiane.
Tra gli argomenti trattati:
– Accesso discutibile a Internet: che cosa fare in merito all’uso di materiale offensivo?
– Ruoli di marketing: che cosa fare se si dispone di informazioni riservate sui concorrenti?
– Accordi di licenza con l’utente finale: qual è la vera responsabilità dell’azienda?
– Riutilizzo del codice per un altro cliente: è giusto addebitarlo?
– Privacy personale dei telelavoratori: quanta se ne dovrebbe avere?
– Quando l’antivirus fallisce: che cosa fare?
– Distinzione tra fatti e opinioni personali: si dovrebbero utilizzare entrambi?
– Uscire da un contratto: è giusto tentare?
– Politica e gestione della concorrenza: qual’ è il proprio stile?
– Verifica degli account o tentativi di truffa di tipo “phishing”: i nomi di questi domini dovrebbero davvero essere resi disponibili?
(dalla quarta di copertina)
Stephen Northcutt, direttore dei servizi di formazione e certificazione del SANS Institute, ha conseguito la laurea presso il Mary Washington College. Prima di dedicarsi alla sicurezza informatica, ha pratica diverse attività: membro delle squadre di elisoccorso e ricerca della Marina, guida di corsi d’acqua in rafting, chef di cucina, istruttore di arti marziali, cartografo e progettista di reti. È stato autore e ha partecipato alla stesura di numerose pubblicazioni sulla sicurezza di rete. È inoltre il creatore del sistema SID (Shadow Intrusion Detection, rilevamento delle intrusioni occultate) e il primo responsabile del team DoD Shadow, oltre ad essere responsabile dei servizi di difesa informatica dell’Organizzazione per la difesa balistica del Ministero della Difesa degli Stati Uniti.
